Il Procuratore aggiunto Roberto Cucchiari contesta la realizzazione nel sito della discarica di opere senza la prescritta autorizzazione. A dare origine alle indagini la denuncia del comitato dei cittadini di Malagrotta.  “Il sequestro dell’area di Testa di Cane è un episodio davvero inquietante, avevano ragione ancora una volta i cittadini del Comitato Malagrotta, ma dove sono finiti Comune e Regione? -così il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, ha commentato la notizia relativa ai sigilli che i Carabinieri del Noe hanno apposto sull’area di Testa di Cane a Malagrotta, dove la società responsabile è accusata di violazione delle norme edilizie ed ambientali- Tutti sapevano bene cosa stesse accadendo, come tutti sanno bene che nelle ultime settimane sono ripresi lavori di ruspe a Monti dell’Ortaccio là di fronte, è assurdo allora che debbano essere sempre e solo le forze dell’ordine e le Procure a intervenire raccogliendo gli allarmi dei cittadini”. Strani lavori di sbancamento sull’area erano stati segnalati da tempo alle istituzioni competenti dal Comitato Malagrotta, che temeva la predisposizione di un nuovo sito di stoccaggio rifiuti, in vista della chiusura di Malagrotta, la discarica più grande d’Europa. E ora l’attenzione si è spostata anche sulle ruspe in azione a Monti dell’Ortaccio. “Non ci poteva essere migliore inaugurazione nella Capitale per la Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti -ha concluso in modo sarcastico Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio- Fino a che la gestione dei rifiuti si baserà sul modello discariche, rischieremo sempre questi problemi e addirittura reati, vanno eliminati gli interessi puntando sul riciclo. Cosa deve accadere ancora, prima che la Regione discuta con comitati, associazioni e istituzioni e approvi il nuovo Piano rifiuti che inverta seriamente la tendenza seguita fino ad ora e punti su riduzione, riuso e differenziata porta a porta?”. “Ora i sospetti sulla vicenda rifiuti nel Lazio sono solide realtà dopo il sequestro di Testa di Cane da parte dei Carabinieri dei Noe. Mentre nei siti di Riano e Corcolle si agitavano le “discariche di distrazione di massa” per spaccare l’opinione pubblica c’è chi, nell’ombra, preparava l’ennesimo colpo grosso. – afferma il Presidente dei verdi del Lazio Nando Bonessio – Il piano che si potrebbe delineare in queste ore infatti è quello di scegliere delle località inadatte alle discariche, con forti vincoli e assolutamente inadatte, perdere tempo sia sul Piano rifiuti, sia sull’operatività delle discariche, mandare la raccolta differenziata su un binario morto, il tutto per portare Roma sul baratro dell’emergenza, per poi accogliere a braccia aperte il “solito” salvatore della Città Eterna, nonché “monopolista” della monnezza, che ha già le soluzioni in tasca. Per fortuna il quadro di omertà e connivenze non è completo e questa mattina, grazie anche gli allarmi del Comitato Malagrotta che per primo a sollevato la questione di Testa di Cane, i Noe, su mandato della Procura, hanno accertato violazioni gravi di carattere ambientale ed urbanistico, mettendo nero su bianco ciò che hanno trovato: una megadiscarica quasi pronta all’uso che può ospitare l’intera produzione di rifiuti di Roma per quattro anni. Il tutto nei pressi dell’area di Malagrotta che è una zona ad alta criticità ambientale nella quale non deve entrare più nemmeno un grammo di spazzatura. Ora chiediamo a Polverini e Alemanno come sia stato possibile il mancato controllo di opere così importanti in un’area sensibile come Malagrotta e se questi due amministratori pubblici abbiano come mandato la tutela dei cittadini o la protezione di poteri forti che non si fanno problemi ad agire nell’ombra per difendere i propri interessi”. Intanto il comune di Riano ha deciso di presentare l’ennesimo ricorso al Tar contro la scelta del prefetto di individuare Quadro Alto come sito per una discarica provvisoria. Seguiti anche dal Wwf e Fai che l’hanno presentato contro il sito di Corcolle. E per sabato 3 Dicembre a Roma Rete Zero Waste Lazio invita a partecipare alla manifestazione nazionale al fine di costruire un movimento dal basso che costringa Roma ed il Lazio al rientro nella legalita’ ed all’applicazione del corretto ciclo di trattamento dei rifiuti. Appuntamento alle ore 10.00 in p.zza SS. Apostoli.