“Cittadini di Fiumicino, di Valcanneto, di Ladispoli, di Piana del Sole che in solo due giorni e semplicemente con il passaparola ci siamo ritrovati alla tre del pomeriggio, di un lunedì lavorativo, incastrato con il ponte del 1 maggio, sulla via Aurelia a Torrimpietra – dicono i membri del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino –  Abbiamo sfilato per difendere Pizzo del Prete e tutti i siti a rischio perché ovunque si abbatta la scelta del Prefetto sarà una condanna per tutti!  La scadenza del 4 maggio stabilita dal Ministro Clini per la scelta della discarica provvisoria sembra slitterà a dopo le elezioni amministrative di domenica e, forse, a dopo i possibili ballottaggi… è una assurda lotteria che tiene sotto scacco migliaia di cittadini e che nella confusione di posizioni fra ministeri, prefetto, regione, provincia e comune di Roma sembra confermare una sola scelta ben precisa e cioè quella di inchiodare il ciclo dei rifiuti a discariche ed inceneritori.  Siamo convinti che tutti i comitati territoriali legati alle varie vertenze, pur difendendo la propria specifica situazione, non stiano perdendo di vista il problema nel suo complesso, tutti siamo convinti che nessun sito è idoneo per discariche ed inceneritori: non lo è Albano, non lo sono Riano e Corcolle, non può esserlo Monti dell’Ortaccio in una Valle Galeria per la cui bonifica occorreranno decenni, non lo siamo noi qui a Fiumicino. Non esistono siti adatti, perché le scelte sono sbagliate, perché la soluzione esiste e non è quella di cui stanno discutendo da quasi un anno nella capitale: è la raccolta differenziata porta a porta, il recupero, il riuso, il riciclo e il compostaggio.  Con questa manifestazione per l’ennesima volta, abbiamo dimostrato che un piccolo Comitato Rifiuti Zero territoriale, convinto dalla bontà e dalla giustezza delle proprie ragioni, assolutamente trasversale e apartitico, può fare la differenza.  Possiamo e dobbiamo costringere la politica dei palazzi a tenere conto della nostra volontà, senza compromessi e svendite. Questa è la vera democrazia partecipata: basta con le deleghe, ognuno di noi deve farsi parte attiva.  Il 5 maggio, sabato prossimo, la manifestazione, nell’ipotesi in cui la scelta del sito venga posticipata, si trasformerà in un presidio informativo e di discussione.  Manteniamo alta l’attenzione, la lotta continua. Pizzo del Prete non si tocca!”.