“Il Ministro Clini, il tecnico del cambiamento, parla da troppo tempo di riduzione, di recupero e di valorizzazione energetica dei rifiuti, che tradotto significa pessima raccolta differenziata, inceneritori ed impianti funzionali a questo tipo di “recupero” della materia. Perche’ fare una buona raccolta differenziata se il fine e’ quello di bruciare il materiale recuperato?
–  continua il Comitato – Oggi ci ritroviamo non solo la proroga di Malagrotta, ma anche l’indicazione di Monti dell’Ortaccio (sempre Valle Galeria) quale discarica “provvisoria”, in barba alle mille controindicazioni puntualmente elencate dai Cittadini, da quelle di di ordine medico supportate anche da un recente rapporto della regione Lazio, a quelle di ordine idraulico e geologico (c’e’ una falda affiorante con tanto di laghetto), a quelle di ordine logico e morale (30 anni di discariche in Valle Galeria possono bastare).

Per uno strano concetto di legalita’, tutto questo e’ reso lecito da un decreto del Commissario Sottile, a cui adesso si cerca frettolosamente di mettere una pezza. Ma le sorprese non finiscono; avremo un super commissario che si occupera’ dell’intero problema dei rifiuti nel Lazio; secondo il ministro a breve ci sara’ l’emanazione di un decreto che fissera’ le misure urgenti da realizzare entro 60 giorni per assicurare che la gestione del ciclo integrale dei rifiuti sia organizzata e gestita secondo quanto stabiliscono le direttive Eu e le leggi nazionali.

Strano paese l’Italia, dove serve un decreto per far rispettare direttive europee e leggi nazionali! Sappiano per esperienza che quando si parla di rifiuti non basta spesso nemmeno la magistratura e Clini pensa che col decreto basteranno 60 giorni per fare quello che non si e’ fatto in anni; un decreto, si specifica, che si basera’ su raccolta differenziata e recupero di materia ed energia, ma che puntera’ anche sul trattamento meccanico biologico, sul recupero della frazione organica e sulla produzione di compost di qualita’, utilizzando in via prioritaria gli impianti che esistono nel Lazio e completando le procedure di autorizzazione di quelli da oltre un anno sotto esame delle amministrazioni competenti.

Quindi prioritariamente massimizzazione dell’impiantistica esistente, inceneritori compresi: bel cambiamento! Ma neanche questo sara’ possibile senza procedere al commissariamento dell’AMA, senza mettere mano ad uno dei problemi piu’ importanti, ossia avere una raccolta differenziata veramente funzionante. E non basta dire di voler completare le procedure di autorizzazione di quelli da oltre un anno sotto esame delle amministrazioni competenti, poiche’ si deve aggiungere che legalita’ vuole che possa essere autorizzato solo l’autorizzabile, e se sono sottoposti ad autorizzazione progetti insostenibili a livello ambientale, questi vanno bocciati.

Facciamo un esempio: il mega impianto a Biogas a Maccarese (terzo impianto italiano per dimensioni, primo nel centro sud); ci spiegate perche’ si deve fare un impianto in zona di riserva naturale statale dove le emissioni di biossido d’azoto supereranno probabilmente il limite di legge annuo di 40 microgrammi, a meno di 200 MT dalle case ed a poco piu’ di 2 km in linea d’aria dagli impianti della Maccarese SpA gia’ essi di rilevanti dimensioni, con circa 14.000 abitanti nel raggio meno di 2 km, sulle linee di atterraggio dell’aeroporto di Fiumicino (e quindi con l’inquinamento derivante), a meno di 100 MT dalla ferrovia ed a poco piu’ dalla Statale Aurelia e dalle Autostrade?

Quale e’ il concetto di legalita’ che e’ dietro tutto questo? Come puo’ essere autorizzabile un tale assurdo? Non e’ possibile continuare ad imporre soluzioni non accettate dai territori, i Cittadini non si fidano piu’ delle rassicurazioni di istituzioni che nel tempo hanno dimostrato totale inaffidabilita’, causando dissesti ambientali e morte. Quello che intende fare Clini e’ rendere legale scelte ingiuste che colpiscono territori e popolazioni, con buona pace di passati, attuali e futuri amministratori. Ora tutti assorbiti dalla campagna elettorale.

Che si riparta da zero, da Rifiuti Zero, questo deve essere il compito del Super Commissario, altro non serve; avete fatto passare due anni di emergenza senza combinare nulla, perdete almeno 6 mesi per mettere in campo un progetto serio”.