Infatti hanno cominciato a portarsi vie le arnie, con ogni probabilità stipandole su un furgone. Ma arrivati alla ottava qualcosa è andato storto, una cassetta è caduta a terra e si è rotta. Dal melario sono uscite 60 mila api operaie inferocite per essere state disturbate. E lo sciame deve aver inseguito i malcapitati costringendoli ad una  precipitosa ritirata. <<Quando sono arrivato all’allevamento, ancora prima di entrare, ho capito subito che era successo qualcosa – racconta Ettore Bortolin, l’apicoltore – un’arnia era a terra, rotta. Su un totale di 31 che ne avevo, ne mancano 8 che quei balordi si sono portati via>>. Negli ultimi tempi gli apicoltori locali si trovano in grave difficoltà, come su tutto il territorio nazionale è in corso una moria di api preoccupante e che crea seri problemi anche alle coltivazioni ortofrutticole, per il cui ciclo produttivo è indispensabile l’apporto di questi insetti. Ma mai, almeno finora, si era arrivati al furto, anche perché il valore commerciale di un arnia non supera i 200 euro. <<Non mi era mai capitato di sentire di ladri di api – commenta Bortolin – l’ho detto anche ai carabinieri dai quali sono andato a sporgere denuncia>>. Si tratta di un caso o è solo l’inizio di un genere?