In un comunicato di pochi minuti fa, firmato dai consiglieri Merlini, Scarabello, Rutigliano, Rocca ed dal capogruppo Addentato, si annuncia che “l’Udc di Fiumicino rompe gli indugi ed ufficializza la candidatura a Sindaco di Mario Russo, attuale Assessore all’Urbanistica. Scelta decisa dopo aver valutato diverse possibilità e successiva ad una valutazione generale del quadro politico locale e non solo… Era necessario dare uno scossone all’inerzia delle forze politiche locali che da tempo si sono fossilizzate nella ricerca di un candidato a sindaco largamente condiviso. La nostra è una candidatura aperta al dialogo e non arroccata e rigida sulla  posizione univoca dell’Udc di Fiumicino – continua il comunicato – ma volta a trovare e concertare una soluzione più condivisa possibile”.
Una condivisione che sembra mancare proprio all’interno dello stesso partito, visto che pochi minuti dopo il suo Presidente,  Wilma Simonelli, e il segretario Angelo Caroccia, inviano un altro comunicato in cui prendono le distanze dalla iniziativa, definita come “frutto di una azione personale non condivisa”.
“Apprezziamo il sacrificio dell’Assessore Mario Russo a candidarsi alla guida del nostro comune, ma crediamo che decisioni così importanti vadano prese in maniera condivisa e collegiale senza nessuna imposizione, aprendo al contrario un confronto non solo con il presidente e il segretario di partito, stranamente bypassati, ma anche con i vertici provinciali e regionali oltre a tutti gli iscritti del territorio. La candidatura dell’assessore Mario Russo a sindaco di Fiumicino è frutto quindi di un’azione personale che non tiene conto della sottoscrizione  di documenti avvenuta qualche settimana fa con altre forze politiche del comune. La scelta di un candidato a sindaco non può essere affidata a una presa di posizione di singoli ma condivisa e frutto di un confronto aperto anche alla forze civiche di cui il nostro territorio è ampiamente rappresentato. Quella di Russo è quindi una fuga in avanti che il partito locale non condivide e che, in piena campagna elettorale per le elezioni nazionali e regionali, dimostra scarsa considerazione per le sorti del Paese messe in secondo piano per far posto a interessi personali censurabili”.