“Dobbiamo salvare Alitalia a tutti i costi – ha dichiarato il sindaco di Fiumicino Mario Canapini – consapevoli che comunque ci saranno sacrifici per i lavoratori e per il territorio. C’è una perfetta sintonia tra la nostra amministrazione, il comune di Roma, la regione Lazio e la provincia di Roma per difendere il sistema economico dell’area romana ed in particolare di Fiumicino. Il Governo dovrà provvedere a trovare soluzioni per salvaguardare i più deboli di questa trattativa. Per esempio gli oltre 3.000 precari di Alitalia più i lavoratori dell’indotto di cui nessuno parla e che non potranno usufruire di nessun aiuto di stato in base all’attuale accordo. Questo non possiamo accettarlo. Ora dobbiamo solo augurarci che l’unica azienda che ha presentato un’offerta sia ancora intenzionata ad acquistare il nostro vettore nazionale. Ma poi passeremo alla fase due che è quella di attivarci, insieme agli altri enti locali, nei confronti del Governo per salvaguardare la centralità dell’aeroporto Leonardo Da Vinci”“Tutti noi dobbiamo prendere esempio dalla parte più debole coinvolta in questa vicenda – ha aggiunto il presidente del consiglio Mauro Gonnelli -, quella parte di lavoratori silenziosa che ha già sottoscritto l’accordo accettando dei sacrifici pur di salvaguardare il loro posto di lavoro, salvare la compagnia di bandiera e l’immagine del nostro Paese. Tutto ciò mentre altri si sono alzati in difesa di una casta di privilegiati che per pensare solo al loro stipendio vogliono mandare all’aria oltre 30 mila posti di lavoro”.