Se non fosse stato proprio “il San Giorgio”, Andrea e Valerio forse non avrebbero scommesso su una nuova attività in questo momento storico. Cugini, amici ed entrambi appassionati di buona cucina, questi due giovani hanno recentemente ripreso le redini dello storico ristorante nel borgo di Maccarese, località dove sono nati e cresciuti.

È Andrea Viola a spiegare in sintesi l’obiettivo della loro sfida: “Vogliamo riportare il San Giorgio agli antichi splendori, quando era un riferimento per la ristorazione di qualità sul litorale romano, ma rendendo fruibile la nostra cucina anche e soprattutto alla gente del luogo”. Andrea ha iniziato la gavetta da “Renatone” a Punta Rossa, ma è stato l’incontro con lo chef Giulio Terrinoni, durante un corso di formazione al Gambero Rosso, a fare la differenza. È con lui che ha infatti lavorato a lungo presso il ristorante stellato “Acquolina” di Collina Fleming, perfezionandosi come chef.

Anche Valerio è partito dai fornelli degli stabilimenti balneari: “Ho lavorato praticamente su tutto il litorale di Maccarese – racconta divertito – ma è stato fondamentale per imparare a gestire grandi numeri. Devo ringraziare sia Gianluca Nosari, che ha rafforzato le mie conoscenze di base, che lo chef Marco Claroni dell’Osteria dell’Orologio a Fiumicino, con il quale ho collaborato fino all’avvio di questa avventura a Maccarese”.

Ma i due soci non sono soli, il loro è un lavoro di squadra a tutti gli effetti: c’è Leonardo, giovane pasticciere e cioccolatiere, che si occupa dei deliziosi dessert (il mini magnum di cheesecake è assolutamente da provare!); c’è Noemi, che si occupa dell’immagine e della promozione del locale, ma anchedell’accoglienza dei clienti. E infine c’è Vanessa, maître di sala che assicura il perfetto funzionamento del servizio ai tavoli.

Il menu presenta un buon connubio di portate di terra e mare, con accostamenti originali che riprendono talvolta ingredienti di antiche ricette maccaresane: il ritorno della polenta, quello delle rane, delle lumache, telline e zucca. Ma soprattutto le pietanze sono preparate con materie di prima qualità: il pescato arriva solo dalle reti gettate sul litorale romano, la carne tra cui quaglie, anatre, faraone e conigli, proviene da un’azienda agricola bio a km zero che si trova proprio a Maccarese e fornisce anche frutta e verdura, a volte appositamente coltivate per il San Giorgio.

Anche il pane esce dalla cucina del San Giorgio, la panificazione con lievito madre è una grande passione di Andrea che sceglie con accuratezza e competenza farine selezionate e ingredienti di qualità.

E nel menu, che cambia a seconda delle stagioni proprio perché non prevede cibi surgelati o conservati, c’è posto anche per il gusto di vegani e celiaci.

Chiediamo ai ragazzi cosa hanno preparato per le feste di Natale: “Proprio in questi giorni abbiamo creato e messo in vendita un nostro panettone artigianale, anch’esso fatto con lievito madre – Noemi ci mostra la bella confezione natalizia – che può essere gustato in famiglia o può diventare una genuina idea regalo”.

Ma il San Giorgio sarà aperto anche per il cenone di Capodanno con un ricco menu di 8 portate a 80 euro (vino incluso).

Insomma, tante novità per un ristorante dal passato illustre, dove si mangia bene e ci si sente a casa. E non fatevi ingannare dagli eleganti calici, dalle orchidee sui tavoli o dalla bianca atmosfera: al San Giorgio i piatti sono spesso originali e ben presentati, le porzioni abbondanti e i prezzi incredibilmente contenuti: con 40 euro si esce sazi e soddisfatti. Il ristorante è aperto tutti i giorni (escluso il lunedì), sia a pranzo che a cena. Per prenotare chiamare il numero 06.66.57.90.54.

Largo ai giovani allora… e in bocca al lupo ragazzi!