Tutti a chiedere veri servizi sanitari, presidi utili a tutelare la vita dei cittadini del Comune che nel corso degli ultimi anni si è visto declassare i punti di primo intervento in “nuclei di cure primarie” sempre più in difficoltà nel fornire servizi. C’erano le associazioni Pesce Luna, Crescere Insieme, Nuovo Domani, Nuove Prospettive, Progetto Futuro, Gruppo Insieme; i comitati cittadini di Focene, Isola Sacra, Maccarese, Ippocampo, Salvaguardia Fiumicino, la Pro Loco di Fiumicino e il Sib di Fiumicino con Emma Pascali. E’ stato il presidente del consiglio comunale Mauro Gonnelli che ha organizzato la protesta per sottoporre all’attenzione della Regione Lazio una situazione strutturale sanitaria non più sopportabile. E poi cittadini, infermieri impiegati a via Coni Zugna e a Fregene e conducenti di autoambulanze. Tutti in situazione di pre-allerta per le pressanti voci di ridurre il personale anche nei centri di cure primarie. Voci smentite dalla Asl ma che non hanno convinto chi in quei presidi ci lavora e soprattutto non hanno convinto i cittadini che se ne servono per utilizzarne i servizi.“Non bisogna economizzare sulla pelle dei cittadini – hanno denunciato – ma bisogna tagliare sugli sprechi. La Direzione della Asl continua a smentire a mezzo stampa che non ci sarà un taglio del personale in via Coni Zugna eppure i trasferimenti sono già iniziati. Dalle notizie che circolano negli ambienti inoltre pare che non verrà ristrutturata la base operativa del 118 a via degli Orti e quindi non sarà più possibile mantenere la postazione dell’ambulanza”. Al Nucleo di Fregene i segnali del ridimensionamento sono evidenti: linee telefoniche esterne chiuse (senza alcuna comunicazione ai cittadini), si passa per il centralino di Ostia, collegamento online per i medici eliminato, dal 1 luglio una infermiera trasferita al Grassi senza sostituzione. E poi l’ambulatorio dove tre specialisti, ortopedico, cardiologo e dietologo, non sono più attivi perchè non sostituiti quelli andati in pensione o in aspettativa. “La cosa veramente assurda – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Mauro Gonnelli – è che nel presidio di via Coni Zugna ci sono tutti i macchinari necessari per fare diagnostica ma il centro di cure primarie che è praticamente nello stesso edificio, diviso dal poliambulatorio solo da una porta, non può utilizzarli. Stiamo ancora aspettando che il Presidente Marrazzo mantenga le promesse fatte alla nostra città. Siamo un Comune in continua espansione demografica, abbiamo sul nostro territorio l’aeroporto intercontinentale e la Regione Lazio non può continuare a considerarci cittadini di serie B. Ci aveva garantito la realizzazione di un Dea con la possibilità di avere un minimo di diagnostica essenziale quale la radiologia, ecografia e analisi cliniche, ma il numero uno della Pisana non solo non mantiene le promesse ma continua a dare indicazioni per depotenziare i piccoli presidi sanitari che abbiamo”.Tutti i rappresentati dei comitati cittadini e delle associazioni alla fine della manifestazione hanno sottoscritto una lettera indirizzata alla Asl chiedendo un incontro urgente, entro la fine del mese, alla presenza dell’assessore alla Sanità della regione Lazio e dei rappresentanti del comune di Fiumicino che hanno già dato la disponibilità, per elaborare un piano concreto che tuteli il diritto alla salute che tutti i cittadini dovrebbero avere.