“Un confronto pubblico, cifre e dati alla mano, sui diversi sistemi di smaltimento dei rifiuti urbani affinché i cittadini possano avere una visione concreta del problema e decidere autonomamente il proprio futuro, senza imposizioni dall’alto che spesso sono figlie di logiche contorte e non sempre lungimiranti”. È la proposta lanciata dal consigliere comunale di Fiumicino Luigi Satta, al presidente dell‟associazione “Non bruciamoci il futuro” Massimo Piras. “Nelle ultime due settimane – sottolinea Satta – mi è capitato di leggere diversi interventi sul tema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il bando per l‟assegnazione del maxi appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti sta per essere assegnato, ed è giusto che l‟argomento dopo qualche settimana di latitanza sia tornato in cima all‟agenda politica. E proprio in riferimento a questi interventi, in particolare a quelli del consigliere comunale del Pd, Silvano Zorzi, e la replica del presidente dell‟associazione „Non bruciamoci il futuro‟, vorrei soffermarmi”. “Come promotore del sistema Arrow Bio a Fiumicino, non posso che provare compiacimento dell‟intervento del collega Zorzi, che negli ultimi tempi si è mostrato interessato alla nuova tecnologia che Israele sta esportando, ne è un esempio Civitavecchia, la prima in Italia ad aver dato impulso al progetto. Con Zorzi abbiamo parlato molto, era curioso di capire i dettagli e con molto piacere mi sono soffermato ad approfondire l‟esperienza fatta da me nei diversi viaggi a TelAviv, nello stabilimento dell‟Arrow bio”. “Ho apprezzato – continua Satta – anche i toni del presidente dell‟associazione Non bruciamoci il futuro, ma non i contenuti del suo intervento. Conosco Massimo Piras da molto. Verso di lui nutro una grande stima. Ci lega un profondo impegno verso questa tematica anche se i nostri percorsi sono destramente diversi. Il porta a porta, continuerò a ripeterlo, è ormai un sistema obsoleto, non in grado né di far risparmiare i cittadini, né di migliorare qualità della vita e ambiente. Cosa che al contrario il sistema Arrow Bio, sarebbe in grado di fare. È per questo che invito lui, la sua associazione, e tutti i comitati che hanno a cuore il tema dello smaltimento dei rifiuti a organizzare un confronto pubblico, nel quale discutere di smaltimento dei rifiuti, accompagnando il tutto con dati, cifre, testimonianze, soluzioni, e possibili impatti delle metodologie. Solo così potremo arrivare a una soluzione condivisa. La città ha bisogno di idee e soprattutto di certezze. Non possiamo più permetterci – conclude – di perdere altro tempo, è nostro dovere trovare insieme, tra persone responsabili, quello che serve a Fiumicino e al popolo di Fiumicino”.