Il mastodontico cumulo di rifiuti era nascosto all’interno di un terreno privato a due passi dalla pineta monumentale di Fregene. Il materiale inquinante cosparso su tutta l’area ora posta sotto sequestro dai militari di viale Traiano, era ormai ricoperto dalla boscaglia, fattore che ha portato la guardia di Finanza a ritenere che gli scarti siano stati abbandonati nel terreno già da diversi anni. Ad allarmare i finanzieri non solo l’estensione della discarica, quanto anche il suo contenuto, materiali inerti e lastre di amianto frammentate provenienti, con tutta probabilità, dai vicini cantieri edili che rappresentavano un gravissimo pericolo per l’ecosistema ambientale circostante e quindi anche per la cittadinanza. “Non si può parlare di emergenza rifiuti come quella campana – sottolineano le Fiamme Gialle – ma quanto scoperto non è da sottovalutare, in quanto, la città di Fiumicino, caratterizzata da una forte propensione all’attività agricola, non può permettersi che nel suo territorio possano crearsi discariche abusive di così vaste proporzioni”. La proprietaria del terreno, una cittadina italiana, è stata denunciata a piede libero all’autorità giudiziaria, la donna rischia persino l’arresto e sarà tenuta a procedere a proprie spese all’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dell’area. L’operazione di servizio si inquadra nell’ambito della quotidiana attività della guardia di Finanza volta alla prevenzione e alla repressione degli illeciti ambientali, disposta dal comando provinciale di Roma che le pattuglie del corpo assicurano accanto alle tradizionali attività di contrasto all’evasione fiscale, al fenomeno del lavoro nero e del sommerso d’azienda. (di Valeria Costantini, Il Tempo)