Per il convegno sulla Legalità, Bullismo, Cyberbullismo dello scorso 12 febbraio l’associazione “Vivere Fregene” con l’istituto Paolo Baffi di Maccarese ringraziano il Prefetto Francesco Tagliente per la sua presenza e per l’introduzione ascoltata dagli oltre trecento ragazzi presenti. “Sono stato sempre convinto – ha detto Tagliente  − che famiglia, gli studenti e la scuola con i suoi docenti e le persone con le quali i ragazzi hanno le prime relazioni sociali, possono essere considerati i protagonisti del nostro futuro. Questi soggetti possono essere immaginati come quattro maglie della rete o quattro anelli della catena, per la formazione ed evoluzione della personalità della futura classe dirigente quindi del nostro futuro. Alla formazione ed evoluzione della personalità umana concorrono fattori organici, psichici e ambientali come quello familiare, scolastico e sociale. Un proverbio popolare che rispecchia la saggezza antica dice ‘Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei’. Dimmi in quale contesto familiare, scolastico, e sociali sei cresciuto e ti dirò che cittadino sarai. Ricordo anche un altro detto: ‘Chi pratica lo zoppo impara a zoppicare’. Cosa vuol dire? Che frequentare qualcuno con cattive abitudini può portare, col tempo, ad agire allo stesso modo. Sono convinto dell’importanza del ruolo della famiglia e della scuola e che il bullismo, se non gestito, può evolvere in criminalità minorile ed ancora che se si vuole incidere sulle bande giovanili bisogna capire in quale contesto familiare vivono i ragazzi e che in presenza dei presupposti normativi bisogna intervenire sull’esercizio della potestà genitoriale. Volere e potere. Per superare tutti gli ostacoli che ho incontrato lungo il mio percorso professionale da Agente a Prefetto della Repubblica ho sempre avuto come filo conduttore il rispetto degli altri tenendo in cima alla scala dei valori il cittadino, la persona con tutti i suoi diritti e doveri e gli altri valori fondanti che discendono a cascata dalla nostra Costituzione. Ho sempre tenuto presente che la nostra Repubblica ‘riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale’ come recita l’art. 2 della Costituzione e che ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’ come dispone l’art. 3. Quindi parlo del valore della legalità, della liberta, della dignità della persona, della dignità sociale, della democrazia, della solidarietà, dell’eguaglianza. Parlo della esigenza di rivolgere attenzione ai diritti delle persone che versano in una condizione di fragilità, come gli anziani, i disabili, i bambini, le donne che si vengono a trovare in un momento di debolezza per aver subito una violenza o un trauma. Parlo di quelle persone verso le quali, violando questi dettati costituzionali, vengono rivolte azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli. Parlo di bullismo e cyber bullismo”.
L’Ispettore Superiore Dottor Pietro Calvaruso e l’assistente capo Roberto Menghini del Commissariato di Fiumicino hanno poi proseguito l’incontro con fotogrammi e relazioni sul tema. Erano presenti per il Comune di Fiumicino l’Assessore Arcangela Galluzzo e il consigliere Giuseppe Pavinato, Franco Del Monaco per la Confcommercio di Fiumicino. “Un grande plauso – dice Angelo Giavara , presidente di Vivere Fregene − alla Vice Preside dell’Istituto, Nadia Giacometti che con il suo coordinamento, ha reso possibile il Convegno. Un grazie particolare allo studente Tommaso Campennì, come promotore con “Vivere Fregene”, per la riuscita dell’incontro.