Continuiamo la nostra rubrica sulle “vie d’epoca”, quella ancora senza manutenzione che sono rimaste indietro nel programma generale di ristrutturazione

Collega via Portovenere con via Palombina. Siamo in una delle zone storiche di Fregene, a poche decine di metri di distanza dal luogo in pineta dove la notte del 23 luglio del 1943 venne ucciso Ettore Muti. Da via Portovenere si entra passando davanti a Villa Bianca, il B&B tenuto come un gioiello da Mary Ellen Sikabonyi. Davanti al suo ingresso una persona spazza tutti i giorni il marciapiede togliendo persino gli aghi di pino. Ma una volta che si è superato l’incrocio la strada perde il diritto di essere definita tale. L’asfalto è forse un lontanissimo ricordo, dossi e sterrato la fanno assomigliare più a una mulattiera di montagna. Quando piove il fango rende complicato il passaggio con qualsiasi mezzo, trattore a parte.
Ci sono altre belle ville, alcune di famiglie romane che da sempre frequentano il centro balneare. Tutti speravano che il programma avviato nel 2012 per lotti, di ristrutturazione delle vie da parte dei proprietari, le due società del Gruppo Federici Ala 97 e Ares 2002, risolvesse la situazione. Dopo la sistemazione le vie sarebbero passate al Comune che ne avrebbe curato la futura manutenzione.
E invece il programma a un certo punto si è arenato, non si capisce bene se perché sono cambiate le priorità o perché la società privata che dovrebbe rifarle non si trova in buone acque. Fatto sta che via Portoscuso, un paesino della costa ovest della Sardegna, resta come era decenni fa, una via vintage…