Con un ordine del giorno, votato all’unanimità questa mattina, la pubblica amministrazione ha voluto esprimere tutto il suo biasimo. “Pur fatta salva la discrezionalità del giudice nella commisurazione della pena, questo Consiglio Comunale esprime il suo sconcerto e il suo più profondo biasimo nei riguardi delle motivazioni della sentenza di primo grado che hanno permesso uno sconto di pena al riconosciuto colpevole di un così efferato delitto. In particolare, così come riportato con grande evidenza da tutti gli organi di stampa, là dove si legge: “La Corte pur valutando la scelleratezza e l’odiosità del fatto commesso in danno di una donna inerme e da un certo momento in poi esanime, con violenza inaudita, non può non rilevare che sia l’omicidio che la violenza sessuale, limitata alla parziale spoliazione della vittima e ai connessi toccamenti, sono scaturiti del tutto occasionalmente dalla combinazione di due fattori contingenti: lo stato di completa ubriachezza e di ira per un violento litigio sostenuto dall’imputato e la fiera resistenza della vittima. In assenza degli stessi, l’episodio criminoso, con tutta probabilità, avrebbe avuto conseguenze assai meno gravi”. “Nell’esprimere ancora una volta la sua completa solidarietà alla famiglia Reggiani e Gumiero, a lungo residenti a Fregene, il Consiglio Comunale sottolinea il suo biasimo – si legge nel documento – le motivazioni di questa sentenza equivalgono a una vergogna per l’Italia intera e a un ulteriore dolore per la famiglia Reggiani.  Come ebbe a dire l’allora Capo dello Stato Azelio Ciampi, la modernità e la civiltà di un Paese si misurano in modo precipuo dal suo sistema giudiziario e dalla capacità di questo di dare risposte adeguate e tempestive alla richiesta e al bisogno di giustizia dei cittadini”.