In merito al sequestro dell’oleodotto Civitavecchia-Seram utilizzato per l’approvvigionamento di jet fuel all’Aeroporto di Roma Fiumicino, ordinato dalla Procura di Civitavecchia, Eni precisa (in una nota di sabato 3 gennaio 2015) che la condotta in questione è conforme alla normativa vigente ed è in sicurezza. Lo sversamento avvenuto agli inizi di novembre che ha interessato le aree di Palidoro e Maccarese, è stato provocato da un duplice tentativo di furto. Eni è intervenuta prontamente per mettere in sicurezza l’oleodotto, contenere lo sversamento ed evitare che questo giungesse in mare. La società provvederà a ripristinare le matrici ambientali impattate e a ripopolare l’area. L’Eni, in quanto parte lesa, si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario. La società, inoltre, sta valutando tutte le possibili opzioni per garantire l’approvvigionamento dell’Aeroporto di Fiumicino in sicurezza.
Anche in seguito al recente significativo incremento di episodi di effrazione e sottrazione fraudolenta di prodotto, Eni ha deciso di accelerare l’implementazione dell’innovativo sistema di controllo vibro-acustico (eVPMS) di sua proprietà, recentemente testato con successo sull’oleodotto Gaeta-Pomezia e in corso di installazione su tutta la rete nazionale carburanti Eni. Il sistema permette di rilevare in tempo reale la presenza di perdite dall’oleodotto, localizzandone con precisione il punto. Questo sistema rende possibile intervenire in caso di emergenza con maggiore rapidità. La capacità dissuasiva del sistema, sarà rafforzata dalla comunicazione in tempo reale delle anomalie alle forze dell’ordine che potranno intervenire tempestivamente sul luogo dell’effrazione geolocalizzato, assicurando alla giustizia i malviventi colti sul fatto.