“Siamo alla presa in giro totale. Ogni volta che si presenta un’emergenza al nord del territorio di Fiumicino, dal rischio esondazione dell’Arrone all’erosione che sta mangiando Fregene, emissari della Regione Lazio, dall’assessore ai consiglieri, arrivano e promettono lavori per contrastare l’emergenza. Attenzione alle parole: emergenza, dunque qualcosa di non rinviabile, da fare immediatamente, per evitare guai peggiori”. È quanto dice Roberto Severini, capogruppo Crescere Insieme.

“Invece – si legge nella nota a firma di Roberto Severini − l’annuncio fatto alla fine di settembre per i lavori di messa in sicurezza del fiume Arrone, è stato ampiamente disatteso. Siamo a dicembre e nulla si è visto. Anzi, l’unica cosa che si è vista è l’innalzamento dell’Arrone che, nelle ultime giornate di forti piogge, ha sfiorato la fuoriuscita dal sedime.

Per Fregene la situazione è ancora più drammatica e insopportabile. L’erosione è un problema del quale si discute da anni, e più volte l’assessore regionale Alessandri è arrivato sul posto promettendo soldi e lavori. Oggi siamo con alcuni stabilimenti parzialmente crollati, altri costretti a fare una colletta per sopravvivere. Uno scenario di guerra, dove le vittime sono i cittadini, gli imprenditori, le attività.

E continuano a prenderci in giro. Vogliamo vedere fatti oltre le parole, interventi oltre le promesse. Prima che sia troppo tardi. Se non hanno intenzione, voglia o possibilità di aiutarci lo dicano, è preferibile. Ma basta prese per i fondelli”.