Quando l’ufficiale giudiziario è arrivato per lo sfratto si è trovato davanti un muro umano di più di cinquecento persone. È successo ieri mattina a Maccarese in viale dell’Industria 24 davanti alla sede del laboratorio regionale analisi del latte dell’Aral, associazione regionale allevatori. Dove 50 tecnici svolgono controlli sulla qualità del latte prodotto nel Lazio, ogni anno prelievo e analisi di 300mila campioni e di 60mila capi di bestiame. Una protesta organizzata da Coldiretti che con i pullman ha fatto confluire iscritti da tutta la regione con l’obiettivo di scongiurarne la chiusura. La trattativa, proseguita per tutta la mattina, alla fine ha portato ad un rinvio: lo sgombero è stato posticipato di 60 giorni, il tempo necessario per trasferire tecnici e macchinari nella futura “Casa dell’allevatore” che aprirà nella vicina Testa di Lepre a 15 chilometri di distanza. Una struttura dell’Arsial composta da un laboratorio di 150 mq, una foresteria, due ex stalle di 400 mq e un capannone di 200 mq. “La nostra mobilitazione si è resa necessaria per evitare l’interruzione di un servizio vitale per la sopravvivenza di 1.600 allevamenti – ha detto al megafono il presidente della Coldiretti del Lazio David Granieri – Entro 60 giorni il trasloco deve essere concluso. Adesso la Regione deve investire sulla zootecnia, anche perché è il comparto, tra quelli agricoli, che conta il maggior numero di occupati. Chiediamo attenzione, regole certe e leggi di qualità a sostegno del settore”.
La proprietà dell’edificio è della Maccarese spa che ha chiesto lo sfratto, in parte perché la maggior parte dell’immobile per una convenzione passerà al comune di Fiumicino, in parte perché non veniva pagato l’affitto per un blocco dei fondi regionali. “Non nascondo che nel caso del laboratorio Aral ci siano stati nostri  ritardi, ma siamo pronti a recuperare – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Sonia Ricci che ha incontrato i manifestanti a Maccarese – entro 60 giorni il Lazio avrà la Casa dell’allevatore per garantire agli operatori zootecnici una ampia gamma di servizi tecnici, consulenza e assistenza”. 
L’assessore è inoltre tornata su un altro tema caldo, quello del prezzo del latte anticipando che “entro giugno sarà riconvocato il tavolo agroalimentare per entrare nel merito della trattativa sul prezzo del latte alla stalla anche in presenza dei raccoglitori e dei trasformatori, cioè cooperative e industrie”.  “Torneremo a quel tavolo, abbandonato una settima fa in segno di rottura, solo a condizione che gli impegni assunti da Sonia Ricci siano formalizzati in un documento che dovrà essere condiviso dal presidente e dalla giunta regionale”, ha replicato Granieri.