I militari, raccogliendo le segnalazioni di alcuni cittadini, hanno svolto le loro indagini e grazie a pedinamenti lungo la via Aurelia sono riusciti ad individuare il protettore. Intercettato mentre accompagnava al “lavoro” le ragazze, provenienti dall’est Europa e dal centro America, anche se reclutamento avveniva in Spagna. Al momento del fermo l’albanese è stato trovato in possesso di circa 2 mila euro in contanti, un coltello e sostanze stupefacenti. Prima di essere immobilizzato ha opposto resistenza ma alla fine è stato “impacchettato” dai finanzieri che si sono fatto condurre nella sua villa di Bracciano. La base operativa dell’attività di sfruttamento, dove sono state trovate munizioni, documenti e schede telefoniche. Con le accuse di sfruttamento della prostituzione, resistenza e detenzione di armi, K.H. è stato arrestato e portato nel carcere di Regina Coeli.