Il loro intervento arriva dopo l’installazione dei cartelli di divieto su tutti i parchi pubblici del Comune. “Si tratta di una decisione – spiegano – che contrasta con le normative di carattere nazionale che addirittura consentono l’accesso di cani e animali nelle attività commerciali e nei mezzi pubblici. E cozzano contro le disposizioni di un regolamento approvato all’unanimità dal consiglio comunale. Pur condividendo le preoccupazioni di chi ha deciso di installare i cartelli, riteniamo che lo strumento più utile non sia vietare l’accesso ai parchi ma obbligare i proprietari al rispetto delle più semplici regole del vivere comune e dalle norme igienico-sanitarie previste. Quindi sì ma a chi munito di guinzaglio e kit per raccogliere le deiezioni canine. Invece di sprecare risorse economiche per installare dei cartelli si sarebbero dovuti reinvestire i fondi per controllare chi trasgredisce le regole. Perché – ricordano – non è il cane a sporcare ma il proprietario. Non possiamo per colpa di pochi penalizzare chi rispetta le regole. Dispiace si sia preso un abbaglio. L’auspicio è che dietro ci sia un errore di valutazione da parte degli uffici preposti al quale venga al più presto posto rimedio”.