I quattro consiglieri di opposizione Addentato, Baccini, Coronas e Severini hanno inviato una lettera al prefetto di Roma, Paola Basilone, per chiedere un appuntamento e affrontare la questione sicurezza a Fiumicino, dopo le richieste di un consiglio comunale straordinario che il sindaco Montino finora ha lasciato cadere nel vuoto, spiegano i consiglieri. “Siamo a segnalarle la difficile situazione del nostro Comune – si legge nella missiva in allegato – Fiumicino sta subendo una escalation di furti e rapine che mettono in seria difficoltà i cittadini e la sicurezza del territorio. Le forza dell’ordine, sottodimensionate e con mezzi e uomini limitati, non riescono a far fronte alla escalation di criminalità in città.  Abbiamo più volte sollecitato il sindaco Esterino Montino – ribadiscono i consiglieri comunali – a convocare un consiglio comunale straordinario per affrontare la situazione e mettere a disposizione della città le risorse necessarie ad agevolare anche il lavoro delle forze dell’ordine per garantire maggiore sicurezza ai cittadini. La nostra richiesta, forse per la poca sensibilità al tema, è stata finora ignorata”. I consiglieri avevano provveduto nei giorni scorsi a mandare una pec al comune per chiedere il Consiglio e avevano più volte sollecitato il sindaco ad occuparsi della questione sicurezza.
“La lettera al prefetto ha dunque lo scoppio di chiedere un incontro urgente per manifestare in modo circostanziato tutte le problematiche del territorio che ci sono – continuano i consiglieri – e che sono state riportate anche dai comitati spontanei per Fiumicino sicura che si stanno formando in questi giorni e stanno riunendosi nelle piazze per affrontare il problema. La necessità che l’Amministrazione pubblica sia presente maggiormente e si faccia garante di questioni di salute e sicurezza è pressoché urgente ed indispensabile, quindi ci rivolgiamo al prefetto affinché possa sostenerci in questo compito.
La lettera di Mario Baccini, Roberto Severini, Alessio Coronas, Valerio Addentato, nasce anche dopo “la manifestazione spontanea dei comitati che hanno dichiarato di voler creare un servizio di ronde autonome poter virgolare sul territorio e supplire alla carenza di organico delle forze dell’ordine, una scelta pericolosa che potrebbe creare ulteriori problemi di ordine pubblico”.