Con loro alcuni amici ed esponenti di associazioni del territorio. Il loro scopo è quello di sensibilizzare la prossima Amministrazione, a tutelare e salvaguardare il tessuto urbanistico ed architettonico di Fregene, col suo sistema delle Ville, di cui Villa Perugini rappresenta il caso più simbolico e d emblematico, vista la su unicità e la natura sperimentale che la rendono una “casa museo”. “Approfittando del clamore e dell’attenzione elettorale, abbiamo risposto all’appello dell’architetto Perugini, professore universitario e proprietario della Villa che ci ha chiesto di non essere lasciato solo nella tutela di un bene così rappresentativo ed importante. L’idea è quella di un sostegno dell’Amministrazione a fianco della proprietà, che aiuti nel percorso della ristrutturazione e di mantenimento del bene, in cambio di una ‘riconsegna’ della struttura alla Città. Lo spazio potrebbe essere utilizzato per istituire un centro di documentazione sull’architettura del territorio, per eventi ed iniziative culturali e sociali, per convegni di studio”, ha dichiarato Rossella Angius. “È un’iniziativa importantissima, ha dichiarato William De Vecchis, esemplificativa del progetto di più ampio respiro di tutela del sistema delle Ville di Fregene, spesso di proprietà privata, che però devono essere ritenute patrimonio dell’intera Città. Aggiungo il sistema dei Casali della bonifica dell’Agro Romano, che caratterizzano l’area di Maccarese, anch’essi da valorizzare per la loro bellezza ed unicità, nonché per il valore storico che rappresentano e tutte quelle realtà che distinguono il nostro territorio ricco di storia”.