Un piano per migliorare le condizioni di vita delle persone affette da Sla e delle loro famiglie. La Regione in prima linea per migliorare la vita dei malati di Sla e delle loro famiglie. Per migliorare la vita delle tante persone affette da questa grave patologia la Regione procede per prima cosa con l’eliminazione dei meccanismi burocratici. L’obiettivo è estendere a tutto il territorio il modello di assistenza continua sulla base del fabbisogno. Per farlo, nei prossimi mesi la Regione mette in campo risorse per 5,5 milioni di euro. Tra pochi giorni si concluderà la prima fase di sperimentazione nelle due Asl capofila, Rma e Rmc. Un modello di assistenza che pone il Lazio tra le prime regioni in Italia. Entro fine settembre poi partirà la formazione di 100 nuovi operatori e assistenti, che riguarderà in particolare operatori e assistenti familiari da impegnare nell’assistenza domiciliare.  La Regione sta inoltre elaborando il registro regionale di patologia della Sla insieme all’Istituto Superiore di Sanità e tra le altre cose si sta procedendo anche per individuare i centri di riferimento regionali e le strutture di gestione della fase critica della malattia. “Stiamo lavorando intensamente per migliorare il servizio e offrire ai circa 350 malati di Sla della nostra regione e alle loro famiglie l’assistenza e le cure necessarie – dice il presidente Nicola Zingaretti – Credo che sia il modo migliore per rispondere in modo concreto all’appello #IceBucketChallenge”.