A difenderlo sulle pagine del social network sono gli stessi che mercoledì mattina hanno sistemato i lenzuoli-manifesto in via Trincea delle Frasche, all’Isola Sacra, a due passi dall’abitazione dove Davide trascorre i suoi arresti domiciliari. Quella mattina la solidarietà al fornaio ventiduenne ha preso la forma di tre diverse strisce di lenzuolo. «Chi parla male di te è perché non ti conosce» era tracciato con la vernice spray sul più piccolo degli striscioni. «Più verità meno bugie, Davide ti vogliamo bene» ribadiva il secondo manifesto. «Davide: non importa ciò che dice la gente… sei innocente. Gli amici e le amiche», solidarizzava il terzo banner.
Dal giorno stesso delle ”lenzuolate”, su Facebook ha preso corpo anche il gruppo di «Quelli che sostengono Franceschini!», destinato a «chi conosce Davide e sa che tipo di persona è». A ieri il forum di sostegno aveva poco meno di un centinaio di iscritti ma diversi messaggi di solidarietà al sospetto stupratore.
Andrea Ciacelli, uno dei più convinti supporter, è esplicito nell’invito. «Ragazzi scrive sostenete Davide… come abbiamo fatto noi attaccando gli striscioni! Tutti devono sapere che persona stupenda è!». Un’amica che si firma Stanislava Tankova Ivanova, a proposito di Davide scrive: «Non credo a quello che vedo in tv, non sento quello che la radio dice! Sei lunghissimi anni passati insieme in classe, sei lunghissimi anni di un ragazzo dolce, sempre allegro, col sorriso sulle labbra, quel ragazzo che di notte lavorava il pane e di giorno veniva a scuola. Non voglio credere che quelle mani che tutta la notte lavorano, abbiano fatto un errore del genere! Da quando ho saputo, non faccio altro che pensare a te mio caro amico. Ti vogliamo bene e col pensiero ti stiamo vicini».
Alberto Marino, invece, confida nella possibilità che Davide legga i messaggi attraverso internet e lo chiama con il suo soprannome. «Frakkio scrive Alberto per sempre uno di noi! Daje Da’ che passerà al piu presto questo incubo!». E anche Mattia Cimmino insiste: «a Frakkio so sikuro ke non sei stato te!».
Il gruppo degli amici che sostengono l’immagine del fornaio di Fiumicino non riesce, in ogni caso, a pareggiare il conto con quanti invece ne reclamano l’incarcerazione. Il gruppo «Davide Franceschini deve restare in galera in isolamento non a casa sua: non è degno di essere chiamato essere umano», ad esempio, su Facebook dalla sua istituzione il 26 gennaio conta 209 iscritti. Il forum «Contro la scarcerazione di Davide Franceschini» è nato un giorno prima ma conta meno adesioni. Appena 82 iscritti, forse perché il promotore pur sostenendo che gli arresti domiciliari sono «un’indecenza» invita «tutti ad esprimere il proprio parere in maniera pacata ma ad esprimerlo». Per il terzo gruppo, «A chi come me pensa che Davide Franceschini meriti di stare in carcere», voluto da una donna, solo 59 iscritti. (GIULIO MANCINI Il Messaggero)