Anche il Sib del comune di Fiumicino aderisce all’iniziativa che rappresenta una forma di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi di questo settore, che riunisce 30mila piccole imprese familiari e oltre 600mila addetti. Al centro della protesta dei gestori balneari la questione delle concessioni demaniali (secondo cui per concessioni demaniali, il regime transitorio relativo alle modifiche sulla loro durata verrà spostato al 2015). “Mettere in discussione la continuità delle concessioni demaniali, non migliorerà i servizi, non abbasserà i prezzi. Ma renderà ancora più precario il nostro lavoro” sottolinea il sindacato. Nel mirino della protesta dei gestori, le istituzioni, in particolare l’Unione europea che, secondo loro, “Nemmeno percepisce il valore di questo servizio, che certo non c’è e non può esserci in Belgio, in Germania ed in altri paesi del nord Europa e non ha eguali nei Paesi mediterranei”. Ora ci si auspica che con l’attuazione del federalismo demaniale, siano le Regioni a prendere adeguamenti provvedimenti in merito, puntando particolare attenzione a questo genere di servizi fondamentali per alcune regioni del nostro BelPaese.