“In tanti anni che sono qui non avevo mai visto una situazione del genere – dichiara Italo Bova, titolare dello stabilimento – a mio avviso la causa non può essere imputata solo mareggiate delle scorse settimane. Qui è in atto una mutazione delle correnti che sta erodendo inesorabilmente la profondità della spiaggia”. E una conferma se ne ha dalla foto, il paletto che spunta da quello che è adesso diventato il bagnasciuga  è il sostegno di uno degli ombrelloni della seconda fila. All’appello mancano almeno 20 metri di spiaggia.