Una esilarante e curiosa rassegna di ritratti di personaggi bizzarri che tra lavoro, feste dell’Unità, matrimoni, vacanze, personaggi “zavattiniani” legati alla terra, al buon cibo, all’amore, alle donne, cultura e tradizioni racconteranno l’emilianità più surreale e fantastica. Lo spettacolo rientra nella programmazione del Festival “Metropolitana”, la manifestazione culturale dell’estate fiumicinese organizzata dall’assessore alla Cultura Daniela Poggi con la collaborazione dei direttori artistici Silvio Peroni e Pierfrancesco Pisani. Sarà attraverso tanti piccoli monologhi che Vito racconterà storie di vita portando alla luce frammenti autobiografici, evocando quadri di vita vicini e lontani nel tempo. Racconterà le avventure del ‘pleiboi’ di provincia, quello di una volta che si muove tra le nebbie della Bassa con gli occhiali da sole e la camicia sbottonata. Una razza in via d’estinzione, dai capelli impomatati e il plaid legato al serbatoio della moto. Il tipo alla moda che si diletta al bar del quartiere, ma anche personaggi felliniani protagonisti di improbabili storie d’amore con donne da fiaba. Nel mondo del comico bolognese confluiscono personaggi insoliti, talvolta un po’ sbruffoni altre volte tristi di quella malinconia che avvolge le nebbie della Bassa in cui si muovono: sono i personaggi
descritti dalla penna di Maurizio Garuti. Un continuo intreccio tra reale e fantastico, alla scoperta di un passato che ci appartiene: una sarcastica e umoristica fotografia dei cambiamenti della società attraverso gli occhi di personaggi stravaganti alle prese con matrimonio, vacanze e famiglia. Tra le varie “fermate” della metropolitana anche la linea M8 dedicata ai più piccoli: sempre il 13 agosto alle 18,30 prezzo la Chiesa Nostra Signora di Fatima di Aranova, l’Associazione Biblioteca dei piccoli presenta “C’erano una volta il bosco e la palude”, un’introduzione sulle trasformazioni subite nei secoli dalla fascia costiera laziale, a nord di Roma, grazie all’opera dell’uomo (bonifiche, urbanizzazione, ecc.) attraverso letture di storie di animali e laboratori creativi con la carta. L’attore Stefano Bicocchi, in arte Vito, non avrebbe bisogno di presentazioni. L’eclettico comico bolognese da personaggio muto passa, negli anni novanta con lo spettacolo Se perdo te, alla parola. Attraversa il cinema partendo da Fellini con La voce della luna e poi inizia un sodalizio con Alessandro Benvenuti col quale gira diversi film come Ivo il Tardivo. La sua carriera continua con lavori di notevole successo come
Bertoldo e Don Camillo.