Anzi quando si afferma che la vegetazione invade i marciapiedi e nessuno si occupa di curare la vegetazione e tenere puliti i marciapiedi alla Stazione siamo perfettamente d’accordo.
Vorrei però prospettare un diverso punto di vista quando il signor Ricci sostiene che: “Per la verità non è che andare in bici sui marciapiedi sia, relativamente alla sicurezza, una buona soluzione alla carenza di piste ciclabili” si potrebbe parimenti eccepire a questa frase che non è che difendendo chi parcheggia sulla banchina di Via della Stazione di Maccarese, dove tra l’altro lo stesso signor Ricci afferma esistere un divieto di sosta, si stia facilitando la vita proprio ad un ciclista che transita in quel punto.
Anzi, supponiamo che un ciclista si stia recando alla stazione in bici, visto che poco prima lì finisce la ciclabile di Maccarese, e si trovi a passare in quel luogo dove esiste, secondo lui, un insensato “divieto di sosta e, a sua detta, il ciclista non possa usare il marciapiede, vorrei sapere, secondo lui dove passa il suddetto ciclista senza arrischiare la propria sicurezza.
Eh sì, perchè dovrebbe, per schivare le macchine lì posteggiate indebitamente, invadere la corsia destinata al passaggio delle auto e degli autobus.
Quindi forse quel divieto di sosta non è proprio così “insensato” è stato messo apposta perchè posteggiando in quel luogo si restringe oltremodo la carreggiata già ridotta. Tenuto conto che lo stesso comitato pendolari ha lottato lodevolmente per far aprire in via Reggiani un posteggio quasi sempre vuoto, sembra un puntiglio insistere sulla rimozione del divieto di sosta in quel tratto quando basterebbe pubblicizzare meglio l’ampio posteggio libero un po’ più avanti per utilizzarlo al meglio.
Il punto di vista dei ciclisti sembra essere spesso ignorato totalmente o sottovalutato. Ma se le biciclette non possono passare sulle banchine, nè sui marciapiedi, nè esistono ciclabili dedicate ci dite voi dove dobbiamo passare in sicurezza? Le biciclette con le ali purtroppo non le hanno ancora inventate!

Silvana Lovera comitato petizione piste ciclabili