Riportiamo integralmente il comunicato stampa:

“Taglio del 50 per cento dello stipendio per i dipendenti comunali assunti con contratti da staff a tempo determinato, per venire incontro alle direttive del governo Monti sul contenimento della spesa pubblica. Ma nessuna ripercussione sui salari d’oro di direttore generale e dirigenti. E sulla recente assunzione a tempo indeterminato della moglie del capogruppo del Pdl locale (in allegato determina dirigenziale di assunzione + copia contratto e certificato di stato di famiglia, dalla copia per motivi di privacy sono stati oscurati alcuni dati come l’indirizzo, nome, cognome e data di nascita dei figli della coppia). Il gioco dei due pesi e due misure, tanto caro a Canapini, stavolta si è abbattuto sul suo folto staff e sui fedelissimi di assessori e presidente del consiglio. Un tradimento bello e buono nei confronti di chi aveva lavorato dando il proprio appoggio personale e politico a questa maggioranza. Il risparmio? Più o meno 130mila euro l’anno. Gli stessi che guadagna l’intoccabile direttore generale del Comune di Fiumicino, nemmeno sfiorato da questa mannaia. Figura la sua, peraltro, non più prevista per i comuni al di sotto dei 100mila abitanti (Fiumicino ne conta circa 80mila)”. Lo denuncia il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio che sottolinea: “Due precisazioni: l’opposizione e non solo, da tempo chiede al sindaco un taglio all’eccessiva spesa corrente appesantita dalla gestione clientelare del centrodestra che ha dissanguato le casse comunali per sostenere un apparato burocratico diventato gigantesco per le promesse elettorali, comprese le spese di staff. Altrettanto vero è che il decreto legge 42 del 2010 stabilisce che i contratti in essere dei direttori generali possano essere considerati tali fino alla loro scadenza. La domanda: è giusto che i sacrifici vengano chiesti ai soli dipendenti dello staff e non si tocchino gli stipendi d’oro? E perché il direttore generale non viene mai toccato da qualsiasi piano di riassetto organizzativo? Perché il sindaco non riesce a fare a meno di lui? Sarà perché il dott. Cortesini si occupa di bandi di immondizia, affido del sociale, accordi sindacali, economia, avvocatura, farmacie, personale, firme di contratti di lavoro, andando ben oltre le proprie funzioni di legge? E come mai altre figure non vengono tagliate? E perché mentre ai dipendenti con contratto di staff viene chiesto un sacrificio dall’altra si dà il via libera all’ennesima assunzione a tempo indeterminato?”
“A vincere la lotteria del posto fisso in Comune – dichiara il segretario del circolo Pd Italo Alesi, David Di Bianco – è un congiunto di importante esponente della maggioranza in consiglio, il capogruppo del Pdl di Fiumicino. Tutto regolare per carità, non è che l’ultima in ordine di tempo di una serie di assunzioni iniziate nel 2008 che i consiglieri del Pd di Fiumicino hanno denunciato. Dal momento che nessuno crede più alle coincidenze questi casi alimentano il sospetto e la sfiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni. Con quest’ultimo caso si registra sul piano politico, ciò che sta avvenendo in questa fase nella maggioranza di centrodestra la quale, dopo un lungo travaglio di autosospensione e dopo aver tentato in tutti i modi di rovesciare il sindaco imponendo alla città un dannoso stop amministrativo, ha ritrovato la propria ragione di esistere in un accordo di fine programma, la cui vera essenza si riduce in un mero scambio e regalie di fine mandato. Non sono sfuggite infatti tutta una serie di delibere dove, ad esempio, sono stati sottratti soldi dai capitoli di spesa per l’assistenza ai disabili per fare cene e spettacoli, e altre cose del genere. In un momento di crisi economica senza precedenti negli ultimi cinquant’anni, che incide profondamente anche sul nostro territorio, la politica deve dare l’esempio. E invece questa maggioranza si adopera per garantire gli interessi personali mettendo al sicure se stessa prima di abbandonare una nave che affonda. Un comportamento vergognoso”.

Gruppo Consiliare Partito Democratico