La Regione in prima linea per abbattere i tempi d’attesa per svolgere esami come ecodoppler, TAC e risonanze magnetiche. Attualmente i pazienti sono spesso costretti ad  aspettare oltre il limite dei 180 giorni. Per raggiungere questo obiettivo la Regione ha stretto un accordo con il Campus Bio-Medico di Roma. La struttura resterà in funzione dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 24, il sabato dalle 8 alle 20 e la domenica dalle 8 alle 14. Grazie a questa estensione d’orario si passerà dalle attuali 12mila a 18mila prestazioni  che saranno inserite all’interno del sistema Recup. In questo modo è drastica la riduzione dei tempi di attesa; da 3 settimane a 3 giorni per le TAC e da 4 mesi a 2 settimane per le risonanze magnetiche.
La Regione mette a disposizione 7 milioni di euro per aumentare almeno del 25% le prestazioni di esami tac e risonanze magnetiche in tutte le Asl del Lazio. Queste risorse potranno servire anche per l’acquisto di nuovi macchinari. Entro settembre le aziende sanitarie e ospedaliere dovranno indicare come stanno procedendo con la riorganizzazione interna e l’estensione dell’orario del servizio. Entro ottobre in tutte le Asl partiranno le prestazioni aggiuntive. Da ottobre partirà anche con il monitoraggio mensile di tutte le prestazioni. Entro la fine dell’anno, tra le altre cose, la Regione metterà on line tutti i dati relativi all’intera produzione dalle singole Asl.  Tutto questo rientra anche tra gli obiettivi  di valutazione del lavoro dei nuovi Direttori generali delle Asl che prevedono: Il dimezzamento delle prestazioni che superano il limite di 180 giorni di attesa entro dicembre; L’aumento della trasparenza delle agende. Attualmente il numero delle prestazioni inserite nel Sistema Recup varia dal 16% al 60% nelle diverse Aziende. L’obiettivo è portare entro dicembre la forbice tra il 40% e il 65% a seconda del punto di partenza. “Abbiamo costruito un altro tassello della rivoluzione dell’innovazione della sanità del Lazio – commenta il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – è un altro buon esempio della buona sanità che stiamo costruendo”.