Ma è soltanto l’antipasto di una riforma che andrà a ridisegnare l’intero impianto delle autonomie locali: dal 2011 entreranno in vigore la riduzione del numero dei consiglieri comunali e provinciali nella misura del 20%, il tetto agli stipendi e la soppressione delle figure del direttore generale e del difensore civico. Tradotto per la realtà di Fiumicino, con la nuova legge il consiglio comunale che verrà eletto al termine del secondo mandato del sindaco Canapini sarà composto da ventiquattro membri al posto dei trenta attuali, mentre gli assessori potranno essere al massimo sei contro i dieci ora previsti. Il sindaco Canapini, vicepresidente dell’Anci, l’associazione nazionale comuni italiani che ha manifestato apertamente la sua contrarietà alla legge approvata, ha annunciato per i prossimi mesi l’incontro con il governo per stabilire “le modalità che porteranno alla riduzione del numero di assessori in giunta e dei consiglieri comunali”.