La scadenza con le tasse comunali ripropone puntualmente ogni anno la polemica sul loro effettivo impiego tra maggioranza e opposizione. “Paghiamo le tasse ma i servizi dove sono?” È la domanda che si è posta quest’oggi il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Federica Poggio, in un comunicato stampa che prosegue: “Abbiamo pagato l’acconto per la Tassa sui Rifiuti qualche settimana fa e oggi saldato la cosiddetta TaSi, la Tassa sui Servizi. Ci si chiede in continuazione di mettere mano al portafogli in cambio di cosa? I servizi dove sono? E i nostri soldi che fine fanno? La raccolta rifiuti a Fiumicino continua a zoppicare. Ogni giorno arriva una segnalazione. L’ultima solo questa mattina da via dei Noccioli: da giorni nessuno si degna di restituire un po’ di decoro alla zona. Risultato: degrado, rifiuti abbandonati ovunque, odore nauseabondo, topi che scorrazzano e fanno festa. Una situazione purtroppo molto frequente in tutte le località del nostro comune. E che diventa tragica se associata al pagamento della Tassa sui Servizi, la cosiddetta Tasi, imposta introdotta per coprire i costi della manutenzione delle strade e dell’illuminazione pubblica. Forse vivrò su un altro pianeta ma i lavori di manutenzione delle strade mi pare siano fermi da due anni e il servizio di illuminazione pubblica piuttosto balbettante. A questo punto – conclude la Poggio – la domanda sorge spontanea: ma che paghiamo a fare le tasse se poi i servizi il Comune non ce li dà?”
In risposta agli interrogativi della Poggio è arrivata la replica immediata del presidente del Consiglio comunale Michela Califano. “Desidero precisare che sulle aliquote delle tasse Tari e Tasi quest’Amministrazione, rispetto all’anno scorso, non ha apportato alcun aumento. L’anno scorso abbiamo applicato le aliquote minime previste, per quest’anno dobbiamo aspettare l’approvazione del bilancio per definire e confermare le stesse aliquote. Adesso i cittadini hanno pagato un anticipo in base a quanto versato l’anno scorso. Per quanto riguarda il problema dei rifiuti, assolutamente non accetto nessuna predica morale da esponenti di un partito che per Fiumicino aveva progetti diversi e che proprio per questo non ha messo in condizione il Comune di partire con il piano del porta a porta nei termini previsti dalla legge nazionale ed europea, nonostante la ex Provincia di Roma, oggi Città metropolitana, avesse messo a disposizione fin dai primi mesi del 2009 i contributi per l’avvio del servizio. Non solo non è stato fatto un avvio nei tempi giusti, che oggi avrebbe portato ad avere una città a regime, ma, smontata la loro sciagurata ipotesi di una discarica a Pizzo del Prete, grazie alle contestazioni forti anche dei cittadini e delle associazioni, hanno presentato in fretta e furia un progetto capestro per l’avvio del porta a porta, sul quale è stato preso dalla ex Provincia a guida Zingaretti un finanziamento di 2 milioni e 600 mila euro, per coprire poco meno della metà del territorio, lasciando fuori il resto e non avendo neanche una strategia a completamento del ciclo dei rifiuti.
Quest’Amministrazione ha dovuto ristabilire le regole per il conferimento dei rifiuti, per l’applicazione del dettaglio e del capitolato con l’Ati, ha dovuto riorganizzare il servizio là dove era partito per avere il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto presentato in Provincia, pena il decadimento del contributo concesso. Inoltre, avendo noi una chiara strategia e una sensibilità diversa dalla loro, in questi due anni abbiamo presentato un nuovo progetto alla oggi Città metropolitana, dove ho l’onere e l’onore di sedere nei banchi del Consiglio, per l’estensione su tutto il territorio del porta a porta e la riorganizzazione radicale dei servizi di raccolta di rifiuti. I primi interessanti risultati di questa riorganizzazione sono sotto gli occhi di tutti i cittadini se solo si va a Parco Leonardo, dove fino a poco tempo fa c’era una vera emergenza in atto. Siamo partiti con Le Vignole, Aranova e il resto della zona nord. Partiremo per fine anno a Fiumicino e Isola Sacra. Stiamo poi progettando delle isole ecologiche a norma che abbiano le caratteristiche di essere un luogo di riciclo e di riutilizzo dei beni nobili che si possono conferire. Perché noi, a differenza loro, siamo per una politica ambientale a servizio del cittadino e a tutela della salute pubblica che sia in linea con il programma ambientale europeo, che prevede una chiusura del ciclo dei rifiuti ecosostenibile e quindi molto lontana dall’ipotesi di inceneritori e discariche che il centrodestra, che prima governava questa città, perseguiva per il proprio territorio.
Molto abbiamo fatto – conclude la Califano – ma tanto ancora c’è da fare per il controllo degli evasori della Tari che da quando noi amministriamo abbiamo già scovato in gran numero, ma che dobbiamo continuare a ricercare, non solo per combattere l’abbandono dei rifiuti, ma per una questione di equità e giustizia sociale”.