È quanto denuncia l’Aduc (Associazione diritti utenti e consumatori) in una nota. «Occorre mettersi nei panni di un turista, che difficilmente conosce la lingua italiana, riservata a pochi eletti, che scende all’aeroporto intercontinentale "Leonardo da Vinci" di Fiumicino e che prende un taxi: per arrivare a Roma, se sarà fortunato, gli toccherà un taxi del comune di Roma e paghera’ 40 euro, se invece sara’ sfortunato, prendendo quello del comune di Fiumicino, paghera’ 60 euro», scrive l’associazione dei consumatori. «I taxi, ovviamente sono in fila uno dietro l’altro ed è complicato scegliere: occorrerà guardare sulla carrozzeria se c’e’ scritto l’uno o l’altro comune. Chi spiegherà il mistero all’ignaro turista giapponese che, oltre a pagare cifre astronomiche per un pranzo, dovrà anche pagare di piu’ per lo stesso servizio di trasporto? Più di due anni fa ci fu un tentativo di accordo per unificare le tariffe che, però, fallì. La provincia di Roma (giunta Gasbarra), che aveva una delega in materia, minacciò di intervenire ma non se ne fece nulla. Una notizia del genere ci farà sommergere dalle risate a livello internazionale. Che pensa di fare il nostro ministro al Turismo, Michela Brambilla, per recuperare l’immagine del nostro Bel Paese? E il nostro ministro ai Trasporti, Altero Matteoli, ha pensato di intervenire sulle due amministrazioni comunali, tra l’altro, entrambe di centro-destra?».
Bittarelli: tariffa unica a 50 euro. Sull’argomento è intervenuto il presidente di Uritaxi Loreno Bittarelli: «Riteniamo sia giusto rendere più trasparenti le tariffe dei taxi di Roma e di Fiumicino evitando al cliente di pagare due diversi importi per lo stesso tragitto. È per questo motivo – spiega Bittarelli – che nell’ultimo incontro di alcune settimane fa con l’assessore Marchi e il sindaco Alemanno abbiamo chiesto, insieme ad altre Associazioni di categoria, che la tariffa fissa per la tratta Roma centro – aeroporto di Fiumicino venga fissata a 50 euro per entrambi i comuni, in alternativa agli attuali 40 euro per i taxi di Roma e 60 euro per quelli di Fiumicino, togliendo così un’ambiguità che da tempo crea forte disorientamento tra gli utenti e in particolare tra i turisti stranieri. Inoltre abbiamo avanzato all’assessore Marchi e al sindaco Alemanno anche la richiesta di uniformare con il comune di Fiumicino anche la tariffa urbana, adottando il sistema di tariffa progressiva, per evitare i frequenti malintesi che si verificano attualmente a causa del passaggio manuale tra le tariffe 1 e 2».
Bianchini (Pd) perché no a 40 euro?. A Bittarelli risponde il consigliere Pd della provincia di Roma, Paolo Bianchini: «Dunque ricapitoliamo. Poiché a forza di litigi tra Comuni e pressioni di lobby di taxi si è arrivati all’assurdo delle due tariffe legate alle licenze di Roma e di Fiumicino ora a rimetterci dovrebbe essere il cittadino, che secondo il sindacalista dei tassisti Bittarelli, per la corsa dall’aeroporto dovrebbe pagare la tariffa unificata di 50 euro. Non vedo perché il Comune di Fiumicino non possa invece uniformarsi alla tariffa di 40 euro. Inoltre, per salvaguardare i tassisti onesti ed evitare quelli che Bittarelli chiama malintesi e gli utenti truffe, rilanciamo la semplice idea di prepagare il taxi all’interno dell’aeroporto in stand predisposti, come succede in molte capitali del mondo e di consegnare poi il voucher ai guidatori». (Il Messaggero.it)