Con un provvedimento monocratico, il presidente della II sezione, Luigi Tosti, ha accolto le richieste avanzate dal Codacons e da Associazione utenti dei servizi pubblici, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale consumatori che fin dall’inizio si erano battuti contro i rincari.
La stangata varata dalla giunta del sindaco Gianni Alemanno prevede aumenti del 54% delle corse brevi e rincari anche delle due tariffe fisse per le corse verso gli aeroporti di Roma (da 40 a 45 euro per Fiumicino e da 30 a 35 per Ciampino).
Già l’Antitrust aveva bocciato i rincari di Alemanno. «L’aumento delle tariffe legato all’ampliamento delle licenze è anticoncorrenziale», ha scritto l’Autorità garante della concorrenza e dei mercati che ha aggiunto: «Così si favoriscono le rendite di posizione e il meccanismo vanifica altri aspetti positivi della riforma». Nonostante questo la tariffa dei taxi era già aumentata. Il Campidoglio, di fronte alle critiche, aveva infatti tirato dritto affermando, fino a ieri, che le nuove tariffe sono in vigore.