“Negli ultimi giorni – sottolinea Cutolo – abbiamo assistito a un coro unanime sull’ipotesi Pizzo del Prete. L’intera opposizione seduta in consiglio comunale ha più volte espresso la propria contrarietà. Lo stesso ha fatto parte del centrodestra, acuendo la crisi interna per la politica piramidale del sindaco. Politica che prevede essenzialmente una sola figura, la sua, e decine di controfigure intercambiali a seconda delle situazioni. Ci sono stati i comitati della zona nord che già in due occasioni hanno occupato simbolicamente la via Aurelia e che sabato scenderanno nuovamente in piazza. Un prete ha iniziato uno sciopero della fame. Infine si sono espressi personaggi del calibro di Maria Sole Agnelli, il sottosegretario Giro e ieri persino l’attore Giuliano Gemma che lì ha girato diversi film. Che significa? Che la discarica a Fiumicino non la vuole nessuno ad eccezione del sindaco e di un manipolo di fedelissimi, pronti a gettarsi tra i rifiuti – è proprio il caso di dirlo – per difendere evidentemente quei pochi benefit che Canapini concede loro. È ora – conclude Cutolo – che il sindaco la smetta di chiudersi nel suo castello isolato e cominci a confrontarsi con la città, avendo il coraggio di uscire allo scoperto e informare la città che lo ha eletto di ciò che l’aspetterà da qui ai prossimi anni”.