<<Nient’affatto – replica Canapini – la nostra disponibilità non nasce oggi, si era già manifestata ai tempi della giunta Storace che ne stava valutando la fattibilità, ma poi è stata lasciata cadere dall’attuale giunta. Ora non possiamo più chiudere gli occhi di fronte ad un problema che, se non affrontato, trascinerà entro breve Roma e tutto il Lazio nelle condizioni drammatiche della Campania. La discarica di Malagrotta è ormai prossima alla chiusura, mentre tardano a partire gli impianti di smaltimento alternativi>>. Nei prossimi giorni verrà formalizzata l’offerta, condizionata da tutta una serie di garanzie richieste per la tutela dei cittadini. <<Nulla verrà fatto a scapito della salute pubblica – aggiunge Massimiliano Graux capogruppo del PDL – non dobbiamo dimenticare che in Europa i termovalorizzatori di ultima generazione sono collocati all’interno delle città>>.Un comune di 65 mila abitanti, con previsioni di crescita a 100 mila entro pochi anni, con una estensione territoriale immensa, ma quando si tratterà di localizzare l’impianto i problemi non mancheranno. <<Sono consapevole che, qualunque sarà il sito prescelto, emergeranno resistenze e paure – dice Canapini –  ma sono altrettanto convinto che esistono soluzioni tecnologiche avanzate in grado di garantire impianti perfettamente compatibili con la salute pubblica. Si avvierà per tempo una campagna di informazione e di confronto con i cittadini, l’intenzione è quella di arrivare ad una soluzione il più possibile condivisa>>. <<Anche la mia giunta alla fine degli anni ’90 aveva avviato con l’Ama il progetto di realizzazione di un termovalorizzatore nel Comune – rivela Giancarlo Bozzetto per due legislature sindaco di Fiumicino e avversario di Canapini alle ultime elezioni – avevamo anche individuato una possibile localizzazione, quella dell’attuale Interporto. Ma poi non se ne fece più nulla. Ritengo che, con tutte le verifiche del caso, trovando una localizzazione adeguata, non sia una proposta scandalosa>>. <<Mi domando se sia una scelta opportuna in un territorio già provato dall’inquinamento derivante dalla presenza di un aeroporto in forte espansione – commenta Pino Larango, presidente della Pro Loco di Fiumicino – anche allora si era parlato di garanzie, controlli sul rumore, sull’ambiente. Ma poi non si è fatto nulla>>. C’è ancora il problema del traffico dei mezzi di trasporto dei rifiuti, in una situazione viaria già al limite del collasso. <<Ai comuni che ospitano questi impianti lo Stato riconosce un’indennità di 20 milioni di euro – aggiunge Canapini – con i quali investire in infrastrutture. Non solo, ma risparmieremo 3 milioni di euro annui per il conferimento dei rifiuti a Malagrotta, incassandone altrettanti in benefit>>.  Fabrizio Monaco