Ma i controlli documentali della polizia di frontiera hanno svelato uno stratagemma per cercare di introdurre clandestinamente i bimbi in Italia. L’uomo, Q.T., un cittadino di 45 anni della Costa D’Avorio, è stato arrestato ieri l’altro con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. I cinque sono arrivati dalla Costa D’Avorio a Fiumicino via Casablanca: dopo lo sbarco, al posto di controllo l’uomo ha detto che la donna, di 31 anni, e i bambini, tra i 10 ed i 12 anni, erano i componenti della sua famiglia; ma i funzionari della polizia di Frontiera, diretta dal Questore Antonio Del Greco e coordinata dal Dott. Rosario Testaiuti, ed impegnati in mirati servizi di contrasto del favoreggiamento all’immigrazione clandestina, si sono insospettiti all’esame dei visti in possesso della donna e dei bambini, rilasciati a Parigi. Ad un esame più approfondito si sono infatti rivelati completamente contraffati sia nei caratteri che nelle dimensioni e anche per il fatto che le foto dei bambini non sembravano affatto corrispondere alle fattezze reali degli stessi. Condotti negli uffici di polizia, gli investigatori hanno così appurato che la donna non era la moglie bensì l’accompagnatrice dei tre bambini che dovevano essere portati in Italia. La donna ed i bambini sono stati rimpatriati in Costa D’Avorio ed affidati alle Autorità locali mentre l’uomo è stato associato al carcere di Civitavecchia. Gli investigatori, che proseguono le indagini sull’episodio, sospettano che, dietro il tentativo d’introduzione dei bambini in Italia, ci possa essere una «tratta», e quindi le attenzioni sono anche rivolte a chi fossero destinati