Riguardo la stazione di Palidoro, i monitor con gli annunci dei treni sono rotti da prima dell’estate e non si sa quando verranno riparati, e questo di fatto rende praticamente impossibile sapere se un treno è in ritardo e di quanto visto che anche l’altoparlante funziona male. L’emettitrice non c’è ed il posto più vicino dove andare a comprare biglietti è nel borgo di Palidoro, a novecento metri lungo la Via Aurelia, inoltre, nelle vicinanze della stazione la gente è costretta a parcheggiare le auto alla rinfusa, con rischi continui di multe. In ultimo, a Palidoro c’è lo scivolo per disabili solo da un lato, RFI aveva promesso di costruire l’altro lo scorso autunno ma ancora non c’è traccia dei lavori. Anche a Maccarese molti dei teleindicatori nonché l’emettitrice sono guasti: delle dieci su dieci che erano guaste a dicembre, oggi ne funzionano cinque, mentre ancora rimane irrisolto il problema  del piccolo e insufficiente parcheggio sul lato stazione, il cui ampliamento è stato previsto ma non è ancora stato finanziato dalla Regione. Tonando al tema del sovraffollamento, i pendolari fanno notare che vista l’eliminazione di carrozze dal servizio sia per revisione sia per il ghiaccio, la probabilità che in ciascuna delle due stazioni qualcuno rimanga a piedi è di tutti i giorni. Una situazione già al limite e che rischia di diventare ingovernabile con la prossima consegna dei nuovi appartamenti nei pressi della stazione e su viale Castel San Giorgio.