Intorno alle 8.50 il convoglio, strapieno come sempre di pendolari, una volta entrato a Roma, superata la stazione Aurelia e prima di arrivare a quella di San Pietro, entrato in una galleria ha urtato un ostacolo sui binari, forse un grosso masso arrivato lì chissà come. A quel punto il macchinista ha bloccato il locomotore per quasi 40 interminabili minuti. <<Ma nessuno ci ha avvisato di cosa accadeva – racconta Francesca Ferrari partita da Maccarese che si trovava a bordo – il treno superava di gran lunga il numero massimo consentito di passeggeri e molte persone si sono sentite male. Poi è ripartito, ma il fatto è indicativo del rischio che tutti i giorni i pendolari corrono nella fascia oraria di punta. In caso di emergenze il sovraffollamento non consente in nessun modo lo svolgimento delle normali procedure di evacuazione e la conseguente messa in sicurezza dei passeggeri. Trenitalia deve fare un sopralluogo sullo stato dei trasporti nella tratta Civitavecchia-Roma e Grossetto-Roma negli orari di punta e prendere immediatamente provvedimenti per la messa in sicurezza dei passeggeri>>.