Una zona isolata, con tante stradine nel bosco, dove ominidi neppure sfiorati da rudimenti di civiltà, scaricano di tutto con furgoni e automobili. L’eternit, non una grande quantità ma pericoloso perchè spezzatato in parti sottili e polverose, è stato circondato da nastro arancione dall’Ares, la società dei Federici titolare del bosco. Ora dovrà partire la bonifica e si spera che con l’occasione si proceda ad una definitiva pulizia dei rifiuti che ormai hanno raggiunto proporzioni inaccettabili. E che soprattutto, alla fine, si recinti il bosco, come è stato fatto più a sud su una parte di via Campitello e Borgio Verezzi, per impedire una volta per tutte che questo triangolo di bosco bellissimo venga trasformato in una discarica a cielo aperto.