Wilma Simonelli, presidente del partito, il giorno dopo chiarisce la sua posizione “smentendo qualsiasi documento politico di  disapprovazione della candidatura, tantopiù qualsivoglia comunicato stampa a firma congiunta col segretario locale del partito Angelo Caroccia. Pertanto si rigettano categoricamente le dichiarazioni apparse a mezzo stampa. La candidatura di Mario Russo – continua la Simonelli – è largamente condivisa all’interno del gruppo consiliare, e anche dalla scrivente nella qualità di Presidente del Partito, fermo rimanendo lo spirito di confronto all’interno del gruppo, che è la base di ogni decisione politica”.

Soddisfatto il capogruppo Valerio Addentato che incassa e attacca il segretario: “molto probabilmente, il sempre critico ed oppositorio comportamento del consigliere Carroccia, proviene da lontano e nulla ha a che fare con lo spirito costruttivo di partito. È risaputa la sofferenza dello stesso nell’esperienza di centro-destra e la netta opposizione occulta allargamento di un anno fa del partito locale. Ci si augura che questa visione politica possa essere smentita in quanto sarebbe atteggiamento grave da parte di un segretario che peraltro ha rappresentanza nella Giunta comunale”.

Non tarda la replica di Angelo Caroccia che in un comunicato aggiunge: “La repentina marcia indietro del presidente onorario Wilma Simonelli è singolare. Alle 17.07 di ieri e poi alle 17.25, ho ancora registrato sul mio telefonino l’elenco delle chiamate effettuate ieri, era contrarissima alla candidatura di Mario Russo. Oggi invece cambia idea, si straccia le vesti inneggiando le grandi doti del collega assessore e in maniera un po’ bislacca smentisce tutto. Alla faccia della coerenza. Mi chiedo quali siano stati i termini che l’abbiano indotta a fare questa figura. Ricordo comunque al presidente onorario, caso mai nella notte dimenticasse anche questo, che la questione candidatura era all’ordine del giorno dei due direttivi che convocai il 12 e il 14 dicembre scorso. Ma credo nella buona fede dell’amica Simonelli, colpita negli ultimi tempi da improvvisi vuoti di memoria e dunque assolutamente giustificata. Ribadisco comunque –  aggiunge Caroccia – a scanso di equivoci, la contrarietà mia e di gran parte degli iscritti dell’Udc locale alla candidatura di Mario Russo che spero possa tornare in ballo ed essere ridiscussa serenamente, chiusa la parentesi elettorale, e concordata aprendo una serie di tavoli e incontri con cittadini, associazioni, comitati, sindacati e forze politiche per individuare, senza occulti personalismi, il candidato a sindaco di Fiumicino più idoneo per il bene della città e non solo di quei pochi che l’hanno caldeggiato. Evito di replicare invece al collega Addentato –  conclude il segretario – che nella foga ha messo in fila una serie di sue personalissime visioni che non hanno grandi appigli con la realtà. Credo, invece, che da oggi si debba lavorare per il bene di questo comune e del partito che guido da tre anni, mettendo da parte personalismi e sogni, per un franco confronto interno.