“Ecco perché abbiamo deciso di non portare più l’umido a 110 chilometri di distanza, a Pontinia, con un costo di 110 euro a tonnellata – annuncia il Sindaco – Già in settimana firmeremo una convenzione per portare l’umido nell’impianto di Maccarese, evitando così di fare tanta strada, e con un costo di 107 euro a tonnellata, quindi risparmiando anche un po’ di soldi dell’Amministrazione”.

 

Su questo annuncio non è tardata ad arrivare la risposta del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino:

“La prima volta che abbiamo chiesto al Sindaco Montino notizie sull’impianto AMA di viale dei tre Denari era il 28 giugno. Abbiamo rinnovato la richiesta più volte, l’ultima è di qualche giorno fa; silenzio fino a ieri quando, quasi al termine del Consiglio Comunale, è arrivata la risposta a mezzo ovviamente del consueto comunicato stampa: un bell’accordo con AMA per conferire a Maccarese anche i rifiuti umidi di Fiumicino.
Una autentica notiziona corredata da “quadro economico dettagliato” che frutterà alle disastrate casse comunali un risparmio di ben 3 euro/tonn (sempre che i 107 siano comprensivi d’iva altrimenti ci rimetteremmo visto che l’attuale convenzione ci costa 105 euro+iva)! Se prendiamo a riferimento l’umido raccolto nel mese di Settembre risparmiamo ben 633 Euro. Complimenti. Si, è vero, 3 euro (speriamo almeno quelli) sono pochi, ma da qualche parte bisognerà pure cominciare considerato che i rifiuti sono uno dei costi maggiori del comune e che è assurdo portare il nostro umido a Pontinia! Ma certo, Sindaco, che è assurdo, non più però di aver ospitato i rifiuti umidi di Roma dal 2002 ad oggi, senza alcun vantaggio per la città (il cosiddetto ristoro), facendo finta che AMA ne ricavasse compost di qualità che nessun agricoltore voleva e poteva utilizzare perché inadatto alle colture alimentari. Tutti ciechi e sordi e col naso tappato in comune: l’AMA e Roma non si devono toccare; l’unico naso funzionante ce l’hanno i Residenti che vivono intorno all’impianto, visto che la puzza (causata da cattiva manutenzione e sovraccarico dell’impianto) la denunciano da anni.
L’impianto di compostaggio da dicembre 2012, con D.D. 8083 della Provincia di Roma, è autorizzato ad operazioni di trasferenza della frazione organica da raccolta differenziata entro 48 ore per 360 t/g (da lunedì a sabato) per 9 mesi fino all’entrata in funzione del nuovo impianto AMA in attesa di VIA dalla Regione Lazio; quindi il 13 settembre 2013,con D.D. n.4891, la predetta autorizzazione è stata ulteriormente prorogata per 9 mesi sino a giugno 2014. Questo impianto è vecchio e per ritornare operativo necessiterebbe di un aggiornamento tecnologico per ridurre quantomeno le puzze che ciclicamente emana.
Capito che l’annuncio del Sindaco è una bufala mediatica, ci chiediamo invece quale sia il quadro generale degli accordi presi con AMA; forse un ampliamento dell’attuale impianto? forse una ricollocazione del famigerato Biogas che si voleva fare a Maccarese in altra area? La ricollocazione consentirebbe al Sindaco Montino di tenere fede all’impegno assunto di non far costruire quell’impianto a Maccarese (chissà forse andrebbe bene farlo a le Vignole) e nello stesso tempo consentirebbe alla Regione di portare fuori porta una buona parte dei rifiuti organici della capitale (magari di Ostia). Ovviamente a noi, Maccarese o Vignole o altra località, l’onore di essere per l’ennesima volta il mondezzaio di Roma. L’operazione consentirebbe inoltre di togliere un peso all’ATI riducendo i costi del servizio che sono già aumentati da 13.000.000 di euro/anno a circa 16.000.000.
Allora, Sindaco, che tipo di convenzione firmerà a nome di tutti noi con l’AMA? Se a Maccarese c’era un impianto adatto a trattare circa 30.000 t/a (e le trattava veramente male) cosa c’è da dicembre 2012 visto che la provincia ha autorizzato un centro di trasferenza di ben più grandi dimensioni e tipologia che non fa compost? Quando ci emanciperemo davvero da Roma e dalla sua monnezza? Noi forse sbagliamo a far di conto e ce ne scusiamo, ci spieghi lei, Sindaco, dov’è l’errore, perchè noi non riusciamo a vederlo, e faremo immediatamente pubblica autocritica; e se ne ha voglia ci dica anche cosa intende fare finalmente sul fronte della differenziata, visto che ogni giorno che passa perdiamo circa 8.000 euro per maggiori costi e mancata vendita del materiale”.