Il consiglio comunale si è tenuto ieri pomeriggio e non sono mancate aspre polemiche tra maggioranza e opposizione. Tanto che i consiglieri di minoranza hanno anche abbandonato l’aula. “Di fronte all’ennesima protesta silenziosa e garbata di alcune persone con disabilità grave che chiedevano esclusivamente il rispetto delle promesse fatte dal sindaco in campagna elettorale, abbiamo proposto di interrompere il consiglio comunale per dare loro l’opportunità di esprimere finalmente le proprie ragioni – spiegano i consiglieri comunali Mauro Gonnelli, William De Vecchis, Federica Poggio, Giovanna Onorati e Roberto Merlini – Davanti alle scuse di qualche assessore (doveva andare a lavorare) e all’indisponibilità di molti consiglieri di sospendere la seduta e incontrare delle persone sulla sedia a rotelle, abbiamo deciso per protesta di uscire dall’aula e sveltire così le procedure del consiglio, in modo tale che questi cittadini non dovessero attendere ore per parlare con chi di dovere. Tutto questo palesa l’insensibilità di una maggioranza sempre più avulsa dalla città, chiusa in se stessa e incapace di dare risposte. Una maggioranza che già dopo un anno e mezzo ha calato la maschera e mostrato tutta la propria grettezza”. Sull’argomento non si è fatta attendere la replica dell’amministrazione. “Stiamo incontrando i familiari e i disabili che attendono il nuovo regolamento per l’assistenza indiretta – dicono l’assessore ai Servizi sociali Paolo Calicchio e il Presidente della Commissione Servizi sociali Angelo Petrillo – Vista anche la delicatezza del tema che ci troviamo ad affrontare – aggiungono – sarebbe il caso che l’opposizione tutta la smettesse di interpretare parti da avanspettacolo all’interno dell’aula consiliare solo per catturare l’attenzione delle telecamere. Siamo convinti che metteremo in campo una soluzione equa e rispettosa dei diritti dei più deboli. Occorre però ricordare che le attuali proteste sono figlie di un regolamento approvato durante la precedente amministrazione dal centrodestra, questo sì irrispettoso e miope di fronte alle reali esigenze degli assistiti. Sarebbe stato meglio se avessero abbandonato a quel tempo l’aula, oggi non ci troveremmo, e soprattutto i disabili non si troverebbero, in queste condizioni”. Ieri pomeriggio è stato poi compiuto un ulteriore passo in avanti per la realizzazione del centro anziani di Aranova. Ad annunciarlo è stato l’assessore all’Urbanistica, Ezio Di Genesio Pagliuca. L’Amministrazione avrà un locale di 100 mq all’interno e 38 mq esterni del centro commerciale ‘La Tartaruga’ in via Michele Rosi, che passerà ufficialmente al comune una volta effettuata la verifica della realizzazione delle opere di finitura da parte degli uffici comunali competenti. Da quel momento anche Aranova avrà il tanto atteso centro anziani. “Nella delibera tanto sbandierata da questa maggioranza non c’è nemmeno una riga che parli di istituzione del centro anziani ad Aranova – ribattono i consiglieri Mauro Gonnelli e William De Vecchis – Niente di niente. Solo ed esclusivamente l’acquisizione dell’amministrazione di uno spazio all’interno di un centro commerciale, operazione peraltro prevista dalla convenzione e per nulla straordinaria. Di fronte all’ennesima bugia abbiamo presentato un ordine del giorno che impegnasse il consiglio comunale a istituire proprio all’interno di quei locali un centro anziani che fosse però temporaneo. Perché temporaneo? Pensiamo che un centro anziani abbia bisogno di uno spazio esterno dover poter svolgere le più svariate attività, giocare a bocce per esempio, e non debba stare invece all’interno di un centro commerciale. Ipotesi questa che peraltro cozza con il regolamento sui centri anziani approvato qualche mese fa dal consiglio comunale. Quindi sì al posizionamento temporaneo del centro anziani nei locali del centro commerciale Le Tartarughe ad Aranova ma temporaneamente, in attesa di trovare una soluzione più idonea. La maggioranza ha però preferito bocciare la nostra proposta, smentendo per la quinta volta consecutiva se stessa. Per quanto riguarda le dichiarazioni di qualche sbadato consigliere ricordiamo che noi una soluzione dopo un lungo iter burocratico l’avevamo trovata: un modulo in legno, di 100 metri quadrati, da posizionare su un terreno che fosse nelle nostre disposizioni, con un ampio spazio esterno quindi. La maggioranza ha prima bocciato questa ipotesi per poi arrivare un anno e mezzo dopo con cinque annunci ma ancora nessuna inaugurazione”.  E durante l’assise è arrivata la già annunciata adesione alla Convenzione per la gestione associata Stazione Unica Appaltante (S.U.A.) della Provincia di Roma. “Con questa adesione il Comune di Fiumicino garantisce finalmente trasparenza, regolarità ed economicità nella gestione degli appalti”. Lo ha dichiarato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, poco prima della votazione della delibera in Consiglio comunale. “In questo modo – ha aggiunto – abbiamo deciso di affidare la gestione di tutte le procedure a un’unica stazione appaltante gestita direttamente dalla Provincia di Roma, che dal 1° gennaio diventerà Città metropolitana. Proprio grazie all’aiuto della Provincia e della Prefettura implementeremo la trasparenza e l’efficienza della nostra attività amministrativa, contribuendo a promuovere condizioni di sicurezza e di legalità, celerità negli affidamenti pubblici e ottimizzazione delle risorse. Ultimo, ma non meno importante, il Comune di Fiumicino in questo modo favorisce l’attività di prevenzione e di contrasto a ogni tentativo di condizionamento nel settore degli appalti pubblici”. Infifine è stata approvata la delibera “equilibri di bilancio”. “Come previsto dalla norma, i Comuni che hanno già approvato il Bilancio di Previsione, e Fiumicino lo ha fatto lo scorso 15 aprile, devono dare atto del permanere degli equilibri generali di bilancio entro il 30 settembre. E anche questa data è stata rispettata. L’andamento della gestione è conforme a quanto indicato in sede di bilancio di previsione e gli equilibri di bilancio sono salvaguardati, così come previsto dalle norme giuridiche”, sottolinea l’assessore al Bilancio Arcangela Galluzzo.