La signora, distinta, passeggia su viale Castellammare con il cagnolino al guinzaglio.  Sta per entrare nell’ambulatorio veterinario, è uscita da una stradina interna di  via Palombina. Quando passa davanti ai cassonetti a scomparsa, con grazia, lancia il suo sacchetto sul cumulo dei rifiuti sempre più alto, come se niente fosse.
Davanti al centro di raccolta di via Cesenatico da un’auto scendono moglie e marito, i sacchi neri vengono gettati tranquillamente sugli altri, accatastati sul marciapiede.
Viale Viareggio, dall’incrocio con via Gioiosa Marea un’auto non si ferma allo stop, continua sparata a correre in direzione mare. Suono il clacson, il guidatore neanche si gira, lo imita una donna che lo precede, anche lei non si ferma, la evito per pochi centimetri. Li inseguo verso il lungomare per dirgliene quattro? E a che servirebbe se non a rovinare definitivamente questo tranquillo sabato mattina di primavera a Fregene?