Domenica mattina durante un’uscita di pesca Mariano Micco ha preso una murena. È accaduto nelle acque davanti al Villaggio dei Pescatori. È un fatto insolito per Fregene. La Murena infatti vive nei luoghi tormentati da massi, canaloni, spaccature, pinnacoli di pietra rosi dalle correnti. Ama la roccia nuda, come le praterie di posidonie, ma non disdegna nemmeno i deserti di fango ricoperti di detriti, purché essa possa trovare dove nascondersi. I relitti di navi affondate l’attirano in particolar modo, perché intorno alle costruzioni arrugginite trova cibo in abbondanza e oscuri cunicoli ove ripararsi. La sua passione sono comunque le distese di anfore antiche, che testimoniano lontani naufragi. Nei colli dei vasi semisepolti nella sabbia la Murena riconosce la tana ideale e vi si stabilisce per molto tempo. In mancanza di anfore, che non sono poi così frequenti, la Murena abita lunghi e stretti cunicoli che si addentrano nella scogliera. Spesso sono inestricabili dedali larghi soltanto qualche centimetro in più del possente corpaccione della Murena, veri labirinti irraggiungibili dal subacqueo, costretto a fermarsi sulla soglia. Una volta pescata, Mariano Micco l’ha fotografata e rigettata in mare.