Amarezza. Vergogna. Schifo. Sono tanti i termini che possono essere usati per vedere scenari simili. Il territorio viene continuamente bersagliato da personaggi senza scrupoli, che sguazzano nell’assenza di ogni forma di controllo. È il caso di via Lingua d’Oca, traversa di via della Muratella, in aperta campagna tra Maccarese e Le Vignole. È nascosta, tanto da sembrare terra di nessuno. Di giorno è l’habitat preferito dalle prostitute di colore, di notte probabilmente dagli scaricatori selvaggi. Si può trovare ogni tipo di rifiuto, dai resti delle palme ai calcinacci fino ad arrivare a mobilio vario, sia in strada che nel canale. Sembra uno scenario più paragonabile al terzo mondo che a un territorio come quello di Fiumicino. Già in passato erano stati segnalati casi simili, ma mai nessuno si è veramente interessato al fenomeno. A questo punto è inutile impegnare famiglie con la raccolta differenziata, se poi non si riescono a fermare certe persone che continuano a far male al territorio. E a tutti i cittadini in regola. Serve il pugno di ferro, ma fino ad ora non è arrivato neanche uno schiaffo. Il territorio va salvato, e non a parole.