A nostro avviso, se si riflette bene e senza pregiudizi, il lavoro è stato svolto con coerenza dalla “ditta”. Non bisogna farsi distrarre dai dettagli: il fatto che anche in quei pochi metri esistano leggere discrepanze nel livello stradale; che nei metri successivi ai primi non una buca è stata chiusa. Ci deve essere dietro tutto questo un ragionamento. Le voragini più pericolose non sono forse state chiuse? E se, supponiamo per un istante, tutte le buche fossero state sistemate, poi i residenti non avrebbero aumentato improvvisamente la velocità delle auto, introducendo un repentino cambiamento nelle abitudini di tutto un quartiere, questo si, veramente pericoloso per i pedoni? E ancora, come giustificare l’imparzialità nei confronti di tutte le altre vie, dove le buche ci sono ancora. Si poteva forse a cuor leggero penalizzare residenti degli altri quartieri? Infine, in un momento così difficile economicamente, vogliamo parlare del nostro gommista, l’unico rimasto in attività a Fregene? Non ha una famiglia, degli impegni economici anche lui?  Insomma, è sempre facile giudicare con leggerezza dall’esterno certe situazioni. Ma per comprendere veramente bisognerebbe trovarsi al posto di chi è costretto a prenderle queste non semplici decisioni…