Il problema è noto, i tecnici lo sanno, l’occlusione si verifica sistematicamente nell’impianto fognario davanti al parcheggio pubblico, dove c’è un tronchetto che ha ceduto ed ha un dislivello più basso e periodicamente si chiude. Così il liquame fuoriesce dal tombino più a nord, l’ultimo prima del fiume Arrone a nemmeno 50 metri dalla foce, proprio sulla sabbia, dove si crea una vera fogna maleodorante a cielo aperto. Di solito i tecnici dell’Acea arrivano a distanza di 48 ore dalla chiamata, liberano il tratto occluso con sonde a getto di acqua ad alta pressione e tutto torna nella “norma” per altri 3 o 4 mesi. Fino al prossimo intoppo e al successivo sversamento…