<<Ho dato mandato all’ufficio della pianificazione di studiare misure specifiche di salvaguardia per le ville di Fregene –  conferma il sindaco Mario Canapini – è assolutamente necessario porre un freno a questa situazione per preservare le caratteristiche originarie e l’aspetto architettonico di ciascuna residenza, mantenendo inalterato il numero delle unità immobiliari: se è una villa resterà tale, non potrà più essere distrutta e trasformata in decine di monolocali>>.E la delibera ora è pronta, per la fine di ottobre dovrebbe superare l’esame della Giunta per poi passare in Consiglio comunale dove difficilmente troverà ostacoli. Del resto le ferite inferte al patrimonio storico locale sono ancora aperte. In particolare quella della distruzione della villa di Federico Fellini e di Giulietta Masina, fatta costruire nel 1965 dalla coppia, su disegno della stessa attrice, dove erano stati girati anche alcuni film del regista. Il 10 gennaio del 2006 la casa in via Paraggi è stata demolita, il costruttore che l’ha rilevata l’ha trasformata in 12 villini a schiera. Un “caso nazionale” che non è rimasto isolato, il fenomeno del frazionamento delle residenze, da quel momento in poi, ha conosciuto una autentica escalation con i “cacciatori” sempre in cerca di nuove prede e di nuovi affari. Viale Sestri Levante, Sestri Ponente, via Riccione, sono solo gli ultimi episodi.Ma adesso il clima potrebbe cambiare perchè la delibera, se non subirà modifiche sostanziali, sembra in grado di far saltare il banco degli speculatori. <<Negli interventi di ristrutturazione edilizia deve essere mantenuto il numero delle unità immobiliari esistenti alla data di esecutività del presente provvedimento>>, stabilisce al punto 1 la delibera. Un de profundis per gli appassionati del “dividi et guadagna” che troveranno sulla loro strada un ulteriore ostacolo: su tutti gli immobili ultraventennali potranno effettuarsi esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, <<compresi quelli di restauro e risanamento conservativo ma in questo ultimo caso previa acquisizione del parere favorevole della competente Sovrintendenza>>, si legge al punto 3. <<Oltre alla salvaguardia della memoria storica intendiamo intervenire anche sulle nuove edificazioni limitando il fenomeno dei micro appartamenti che comporterebbe il depauperamento del prestigio della località balneare – commenta Mario Russo, assessore comunale all’Urbanistica – la superficie minima di ogni unità immobiliare non potrà essere inferiore a 35 mq e per ciascuna dovranno essere previsti 2 posti auto>>. <<Finalmente si pone un limite a questa devastante speculazione – interviene Franco Travaglini, presidente della Pro Loco – molto è stato distrutto ma ancora molto c’è da salvare. A questo punto speriamo solo che la delibera venga approvata prima possibile>>.