Pensa e ripensa a quale casa editrice inviare quello scritto che mi aveva consumato anima e mente. Un bisogno talmente urgente da non  poter ignorare la chiamata. Parallelamente alle ricerche storiche, letterarie e artistiche date in pasto agli editori di nicchia, ho sempre affrontato lo studio sull’universo femminile, nel senso che le mie performance pubbliche di caffè letterari, testi e monologhi teatrali hanno trattato il pianeta donna in tutte le sue sfaccettature: sante, eroine, avventuriere, letterate, artiste, scienziate… una galleria di volti femminili, un mosaico che avrebbe dovuto alzare il velo sul mistero che da Eva in poi è stato esplorato ma nonostante  i tentativi rimasto per buona parte sconosciuto. Vai a capire le donne! Lo abbiamo sentito ripetere tante di quelle volte che per dare una risposta sensata mi sono messa ad esaminarlo prima su me stessa e poi sul mondo femminile che mi circondava. Anche maschile naturalmente. Soprattutto gli uomini hanno consolidato su di noi gli stereotipi o spesso hanno impedito che il nostro cammino di emancipazione abbia portato avanti il discorso di affermazione del nostro ruolo, importante nella famiglia e nella società. La storia di Nina Cipriani, così si chiama il personaggio del romanzo, è amara e nello stesso tempo divertente. È l’esperienza di tante donne in cerca di lavoro ed è anche la storia della difficile comunicazione con chi ci vive accanto. Nina 45 anni disoccupata pur essendosi laureata in architettura subisce la dipendenza economica e psicologica del marito immaturo ed egoista. La situazione precipita quando Carlo (il marito) a seguito di un viaggio in Kenya contrae un virus che lo condannerà alla disabilità motoria. Rifiutando il futuro crudele, Carlo tradisce la moglie con un’ex fidanzata. Nina scopre la tresca e parte prima per Parigi dall’amica Giselle e poi per Londra da Costanza che le offre un’opportunità di lavoro, convincendola a dare una svolta alla sua vita. E’ il racconto di una seconda possibilità. La forza e il coraggio di rifiutare un destino avverso. “Mi piaceva David Bowie per la sua ambiguità  e poi gli Who, gli Stones, i Pink Floyd, Ora tutti questi miti li sto vivendo. Percorro le stesse strade ascoltando la loro musica. Libera. Sono libera. Ho cambiato la mia vita”! L’editore Leone di Milano prevede un grande successo… ma il successo lo fanno i lettori…

Questo scritto mi ha preso mente, cuore, energie. Alla fine sono stata due mesi senza riuscire a scrivere nulla. Mi aveva prosciugato l’anima. Ringrazio i fregenati che alla notizia dell’uscita del libro mi hanno dimostrato tanto affetto. E allora il 3 dicembre alla Biblioteca Pallotta alle ore 18 ci sarà la presentazione (la prima in assoluto) accompagnata da un violinista e da una voce narrante. Radio Fregene farà la diretta streaming. Ah, ci sarò anch’io e chissà che uscirà fuori dalla mia bocca…

 

di Delfina Ducci