L’annuncia il sindaco Canapini, che sulle pagine del Corriere della Sera di oggi dichiara: “e’ questione di giorni, il tempo che servirà agli uffici dell’area Ambiente e Demanio di preparare tesserini e pettorina”. Che sarà di colore rosso blu, come quelli del gonfalone comunale. “Abbiamo ricevuto centinaia di domande – continua il sindaco – i più sono extracomunitari ma non sono mancati gli italiani”. Per il diritto a vendere la loro merce legalmente, in terminati orari (9.00 – 12-00 e 16.00 – 19.00) e validità fino al 30 settembre, i 50 entrati in graduatoria hanno versato a testa 77  euro, per un totale di 3870 euro. “Si tratta di una cifra simbolica – osserva Canapini – dato che il punto centrale del provvedimento è quello di stroncare l’ambulantato illegale, regolarizzando gli operatori che hanno i permessi di soggiorno e che non sono clandestini”. Fiumicino si appresta a battere sul tempo la XIII circoscrizione, quella di Ostia, per il cui litorale il Comune di Roma aveva stabilito un tetto massimo di 20 licenze “ma per i 27 chilometri del nostro litorale il limite di 50 mi è sembrato congruo” chiosa il sindaco. Tutto deciso quindi? Non proprio. L’improvvisa accelerazione sul provvedimento sembra infatti aver creato più che qualche malumore nella maggioranza,  in quanto, secondo Roberto Merlini, presidente della commissione ambiente, che vuole riportare in aula la discussione sul merito del provvedimento, i nullaosta rilasciati dall’area ambiente e demanio sono arrivati “arbitrariamente e senza condivisione politica”. A partire dalla questione della pettorina: “che non è stata stabilita, e quindi non si capisce chi in regola e chi no. In questo modo i controlli diventano difficili e anche il cittadino, che comprando da chi è stato legalizzato eviterebbe l’incauto acquisto, è confuso”.   Una questione che su questo come su altri aspetti andrebbe quindi rivista, mentre l’auspicio di Merlini è che intanto si prosegua con i controlli e azioni di contrasto contro il fenomeno in accordo con tutte le forze di polizia, “come è accaduto con il blitz della scorsa settimana a Passoscuro, con il sequestro di materiale contraffatto e il fermo di una decina di cittadini extracomunitari”.