“Gli organi di stampa locali già dal mese di agosto hanno riportato il piano di Aeroporti di Roma (AdR) per togliere la parte di Riserva Statale del Litorale Romano che interessa la costruzione della quarta pista, piano presentato da Enac presso il Comune di Fiumicino unitamente alla richiesta di deperimetrazione della Riserva”. È quanto si legge in una nota del Comitato FuoriPista.

“Il giorno 9 settembre – prosegue la nota – il Comitato Fuoripista ha partecipato ad una prima riunione informativa presso il Comune di Fiumicino con la commissione consiliare incaricata, in vista del’avvio della procedura per la richiesta di deperimetrazione. L’iter prevede infatti la consultazione delle associazioni, che avverrà in via formale dopo l’avvenuta acquisizione dei documenti depositati da Enac presso il Comune, per i quali abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti, con i masterplan a supporto della revisione della perimetrazione della Riserva.

Ad una prima valutazione abbiamo già evidenziato le criticità più evidenti, che vanno dall’insufficienza dei terreni dati in compensazione per la Riserva; all’impronta acustica che l’aeroporto non ha aggiornato dal 2004 nonostante l’obbligo di legge; al fatto basilare che la costruzione di una quarta pista parallela alla terza risulta inutile considerato che è possibile – sempreché le valutazioni di impatto ambientale lo consentano – un considerevole incremento di voli con le attuali piste e a zero consumo di suolo.

Le osservazioni che abbiamo fatto e che faremo nei prossimi incontri sono finalizzate a far acquisire al Comune di Fiumicino ulteriori elementi al fine di ottenere che, come effettuato dalla Giunta precedente e come assicurato dall’attuale Sindaco durante la campagna elettorale, lo sviluppo dell’aeroporto avvenga solo all’interno dell’attuale sedime e non si dia seguito alla richiesta di deperimetrazione della Riserva.

Continueremo con il lavoro di studio e di valutazione, è necessario però che tutti gli abitanti di Fiumicino si tengano informati su questo progetto dannoso e inutile che – se attuato trasformerebbe la vita di molti residenti, oltre a distruggere una zona di Riserva naturale 1, ovvero un’area preziosa più protetta e dedicata alla tutela della natura e alla sua evoluzione spontanea”.